Il naso è posto in mezzo agli occhi per avere la possibilità di sentire la “puzza” di cose che non si riescono a vedere. Almeno cosi giustificava la sede di questa appendice il matto del Re Lear.
Io che non sono di meno (in fatto di pazzia) difficilmente riesco a controllarmi di fronte a certe affermazioni e, con un riflesso Pavloviano, vengo colto da quello che un tempo veniva chiamato “ballo di San Vito” e mi ritrovo, mio malgrado, a buttarmi nella mischia.
E questo capita quando ci sono di mezzo cose serie ed importanti ed, in particolare, se c’è di mezzo la salute del cittadino.
Tutto vero quello che affermano i sindacati Fials e Uil-Fpl. Come non mi stupisce che il Direttore Pangallo rimanga sbalordito dai contenuti di un simile attacco. Comprendo, lo sarei pure io. Hanno entrambi ragione e non lo dico perché non voglio fare un torto a nessuno.
Perché dico questo? Ve lo spiego subito.
I dati sull’ecosistema urbano di Legambiente dicono che la nostra aria è pulita e che la nostra città si avvia a diventare sempre più a dimensione d’uomo. Non è vero.
Finiamola di chiudere gli occhi e di tapparci il naso
L’aria da noi sarà pure pulita ma “puzza” (Ecco che entra in gioco il naso).. Non possiamo scandalizzarci se una trasmissione televisiva (Annozero) certifica che mafia e politica, in Calabria, si equivalgono. Anche perché queste cose noi del “popolino” ce li diciamo da sempre. E non è un problema di appartenenza ideologica.
Vogliamo fare finta di niente o incominciamo a dire le cose come stanno? Dobbiamo continuare a buttare “fumo egli occhi” ? Non conviene c’è il naso che sente la “puzza”.
La sanità, fatevelo dire da uno del settore (almeno questo lo conosco!), in atto a Reggio Calabria ha delle grosse lacune. Perché lo dico adesso e non prima? Sono scettico che qualcosa possa cambiare, anche nella sanità, e questo non dipende ovviamente dai Direttori Generali che si avvicendano.
Cercano, forse coscienti delle difficoltà oggettive nel settore, di non rimediare una brutta figura e di “restare in sella”, ”curando” se è il caso gli amici.
Gli attacchi repentini, e gli altrettanto repentini retromarcia, dei sindacati lasciano, quantomeno a voler essere buoni, perplessi un po’ tutti. Sarà per il clima di diffidenza che aleggia nella nostra città.
Anche io potrei suscitare diffidenza per quello che scrivo. Vi prego di credere nella mia buona fede. Non ho interessi particolari da curare (nemmeno politici).
Ho a cuore il mio lavoro e la salute di chi sta male ed ha bisogno. E spero di non offendere nessuno per questo.
Questa è la motivazione che mi spinge a contestare tutto e tutti (Anche me stesso, a volte!). Perché ritengo che la colpa sia un po’ di tutti se le cose vanno male.
Ergo.Onori ma anche oneri ! Ecco cosa dovrebbe guidare il comportamento dei singoli operatori sanitari (Primari ospedalieri, medici, infermieri, personale amministrativo ed affini).
La gestione della sanità, in ospedale, dovrebbe essere in mano ai medici che dovrebbero preoccuparsi del malato e non del proprio “orticello” come si usa dire nei corridoi. Come la politica è scaduta perché ormai ci sono i “politicanti” cosi la sanità è in coma perché ci sono i “mestieranti”!
La funzionalità di ogni struttura operativa dovrebbe essere interesse di tutti e non creare quell’isolamento che ormai è in atto. Lavorare bene tutti porta a migliorare la prestazione sanitaria (diagnosi e cura dell’ammalato).e vantaggi a tutti (sono anni che lo predico). Usciamo da questo stato letargico!.
Per fare ciò bisogna liberarsi da “interessi” particolari di carriera e di “euro-interessi”.
Non possiamo aspettare che qualcuno si alzi al mattino ( non so per quale sconosciuto motivo) ed apprendere che va tutto male, cosi come, non possiamo passare la nostra vita ad ascoltare i “proclami entusiastici” dei Direttori che si avvicendano siano essi di Destra o di Sinistra. E’ il famoso gioco delle parti dove noi reggini siamo dei veri campioni.. Ma questo gioco non serve a nessuno se non ai soliti “furbetti”.
Vita e verità non possono coesistere diceva Schopenauer. Che sia vero anche per la Sanità?
Antonio Nicolò-Capogruppo di Alleanza Nazionale
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