Nonostante qualche “bislacca ed incauta” presa di posizione (leggasi onorevole Bianco), miseramente e ridicolarmente fallita, con l’approvazione al Senato del federalismo fiscale, Reggio acquista definitivamente il titolo di città metropolitana.
Un evento, indubbiamente di portata storica e, che rappresenta (spero lo si comprenda) un’opportunità preziosa, e dunque da sfruttare nel migliore dei modi, al fine di realizzare un sogno che è “in itinere”: Reggio, finalmente degna di definirsi a pieno titolo città.
Tale prestigioso risultato, non è certamente dovuto al caso o a “congiunture favorevoli” come qualche sprovveduto potrebbe essere tentato di pensare.
E’ la “naturale” conseguenza di un’azione politica, legata ad un progetto lungimirante e realistico, che ha trovato una sua concretezza in quella che oggi è una legge dello Stato.
E non stiamo parlando di uno scenario suggestivo, affascinante e utopistico, ma di una realtà, sino ad ieri inimmaginabile, che offre a Reggio prospettive future di crescita e di sviluppo che altrimenti le sarebbero precluse.
Essere inseriti tra le dieci città metropolitane (Roma, Firenze, Milano etc. ) deve, dunque, inorgoglirci e farci riflettere su molte cose.
La prima riflessione è che, ha dispetto di una classe politica meridionale che, nel tempo, ha dimostrato tutta la propria inadeguatezza ed incapacità, oggi abbiamo un Sindaco, Giuseppe Scopelliti che grazie al suo amore per Reggio, la dedizione quotidiana, la sua caparbietà è riuscito in una ”impresa titanica” che getta le basi per un “radicale” cambiamento della nostra città.
E’ il risultato (politico) di un uomo che ha il dono di “pensare in grande” (anche con scelte a volte impopolari ma che alla distanza si rivelano profetiche), che ha la forza e l’entusiasmo, derivanti dall’amore per la propria città, e la passione politica che ha sempre coltivato e messo a disposizione della propria comunità.
Scopelliti, grazie alla sua “credibilità” , al suo desiderio di riscatto per questa nostra terra, alla bontà del suo disinteressato progetto è riuscito ad amalgamare e coinvolgere tutti in questa straordinaria avventura.
Il Governo Berlusconi (con i suoi esponenti da Nord a Sud) ha fatto proprio questo progetto, lo ha sposato in pieno e non solo per “vicinanza politica” alla città o per l’impegno di alcuni parlamentari.
Lo ha fatto perché si è compresa la voglia di riscatto di Reggio e del Sud tutto, il desiderio di una città di “rialzarsi” e mettersi al pari con i tempi, la capacità di crescere, in sinergia con le altre città, la responsabilità della sua classe dirigente.
Abbiamo dimostrato di poter camminare con le nostre gambe grazie alla forza delle nostre idee.
Altra riflessione (non disgiunta dalla prima) è che bisogna, finalmente, comprendere che abbiamo la possibilità di cambiare la nostra condizione di sudditanza solo se veramente lo desideriamo: abbiamo le capacità, le risorse, le idee e tutto quello che serve per farlo!
Il “fiume in piena Scopelliti” ha tracimato gli argini indicando un nuovo corso per Reggio: un percorso inarrestabile iniziato anni addietro e che ci porterà lontano.
L’impegno deve essere di tutti!
Oggi ci è stato insegnato che è possibile un cambiamento solo se lo desideriamo e se veramente ci crediamo: la rotta è stata tracciata.
Reggio città metropolitana significa nuovo status giuridico con le consequenziali (positive) ricadute in termini di sviluppo, occupazione, crescita civile e culturale, crescita economica: sta a ciascuno di noi impegnarci per mettere a frutto questo prestigioso risultato.
Antonio Nicolò – Capogruppo di Alleanza Nazionale-
Un evento, indubbiamente di portata storica e, che rappresenta (spero lo si comprenda) un’opportunità preziosa, e dunque da sfruttare nel migliore dei modi, al fine di realizzare un sogno che è “in itinere”: Reggio, finalmente degna di definirsi a pieno titolo città.
Tale prestigioso risultato, non è certamente dovuto al caso o a “congiunture favorevoli” come qualche sprovveduto potrebbe essere tentato di pensare.
E’ la “naturale” conseguenza di un’azione politica, legata ad un progetto lungimirante e realistico, che ha trovato una sua concretezza in quella che oggi è una legge dello Stato.
E non stiamo parlando di uno scenario suggestivo, affascinante e utopistico, ma di una realtà, sino ad ieri inimmaginabile, che offre a Reggio prospettive future di crescita e di sviluppo che altrimenti le sarebbero precluse.
Essere inseriti tra le dieci città metropolitane (Roma, Firenze, Milano etc. ) deve, dunque, inorgoglirci e farci riflettere su molte cose.
La prima riflessione è che, ha dispetto di una classe politica meridionale che, nel tempo, ha dimostrato tutta la propria inadeguatezza ed incapacità, oggi abbiamo un Sindaco, Giuseppe Scopelliti che grazie al suo amore per Reggio, la dedizione quotidiana, la sua caparbietà è riuscito in una ”impresa titanica” che getta le basi per un “radicale” cambiamento della nostra città.
E’ il risultato (politico) di un uomo che ha il dono di “pensare in grande” (anche con scelte a volte impopolari ma che alla distanza si rivelano profetiche), che ha la forza e l’entusiasmo, derivanti dall’amore per la propria città, e la passione politica che ha sempre coltivato e messo a disposizione della propria comunità.
Scopelliti, grazie alla sua “credibilità” , al suo desiderio di riscatto per questa nostra terra, alla bontà del suo disinteressato progetto è riuscito ad amalgamare e coinvolgere tutti in questa straordinaria avventura.
Il Governo Berlusconi (con i suoi esponenti da Nord a Sud) ha fatto proprio questo progetto, lo ha sposato in pieno e non solo per “vicinanza politica” alla città o per l’impegno di alcuni parlamentari.
Lo ha fatto perché si è compresa la voglia di riscatto di Reggio e del Sud tutto, il desiderio di una città di “rialzarsi” e mettersi al pari con i tempi, la capacità di crescere, in sinergia con le altre città, la responsabilità della sua classe dirigente.
Abbiamo dimostrato di poter camminare con le nostre gambe grazie alla forza delle nostre idee.
Altra riflessione (non disgiunta dalla prima) è che bisogna, finalmente, comprendere che abbiamo la possibilità di cambiare la nostra condizione di sudditanza solo se veramente lo desideriamo: abbiamo le capacità, le risorse, le idee e tutto quello che serve per farlo!
Il “fiume in piena Scopelliti” ha tracimato gli argini indicando un nuovo corso per Reggio: un percorso inarrestabile iniziato anni addietro e che ci porterà lontano.
L’impegno deve essere di tutti!
Oggi ci è stato insegnato che è possibile un cambiamento solo se lo desideriamo e se veramente ci crediamo: la rotta è stata tracciata.
Reggio città metropolitana significa nuovo status giuridico con le consequenziali (positive) ricadute in termini di sviluppo, occupazione, crescita civile e culturale, crescita economica: sta a ciascuno di noi impegnarci per mettere a frutto questo prestigioso risultato.
Antonio Nicolò – Capogruppo di Alleanza Nazionale-
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