mercoledì 15 luglio 2009

MEDICO O POLITICO ?

Il problema non sono i politici che fanno i medici (immagino che il sig.David Crucitti volesse riferirsi ai medici che fanno politica !) ma chi fa politica solo ed esclusivamente per interessi personali: che si tratti di medici, ingegneri, avvocati, impiegati e nullafacenti!
Ma la cosa che diventa insopportabile e che si criticano i politici, e qualunque cosa venga a tiro, come se ognuno di noi fosse immune da colpe !
Questi benedetti (o stramaledetti politici) qualcuno li ha votati e dunque rappresentano quegli elettori e fanno (necessariamente) parte di un’Amministrazione che dovrebbe gestire il tutto.
Sono un medico che fa politica, per scelta, proprio perché come il sig.re Crucitti ero (e sono) “schifato” da come vanno le cose e dalla politica: un modo (ho pensato) per cercare di cambiare le cose era quello di partecipare attivamente ed espormi in prima persona: anche alle critiche ed al rischio di essere confuso nella massa ed etichettato in maniera negativa.
Tranquillizzo subito il sig.re Crucitti :
per quanto mi riguarda non ho mai trascurato il mio lavoro di medico
non ho mai usufruito (in sette anni) dei permessi autorizzati per l’accesso alle commisioni ed ai consigli comunali (Può controllare presso l’Amministrazione dell’Ospedale)
Ho (di conseguenza) recuperato l’orario di lavoro per il tempo dedicato alla politica
Svolgo con onestà e coscienza sia il ruolo di medico che quello di politico.
Non ho avuto alcun vantaggio (di carriera ospedaliera per intenderci o di favori personali, anzi !)
Non ho alcun vantaggio economico dalla politica ed addirittura diciamo che, a volte, ci rimetto dei soldi (Potrei dedicare il mio tempo per visite a pagamento o a riposarmi!)
Questo mio scritto non vuole essere un “tentativo di giustificazione”, ne un’accusa o un rimprovero verso il sig.re Crucitti e l’ ”ennesimo sconforto” che mi coglie e che spesso mi porta a pensare che forse è meglio lasciar perdere.
Non può essere una giustificazione in quanto condanno i medici che trascurano il proprio lavoro per la politica (se vogliono dedicare cosi tanto tempo per la politica devono mettersi in aspettativa: è un loro diritto): la politica non può servire per essere agevolati nella carriera (spesso succede) o per altre motivazioni poco nobili !
In questo consiglio comunale sono molti i medici consiglieri o assessori: sarebbe interessante scoprire il tempo che dedicano alla professione.
Naturalmente non c’è la necessità di fare politica a tempo pieno (se cosi fosse ci si dovrebbe mettere in aspettativa). E comunque i medici che non hanno voglia di lavorare lo fanno indipendentemente dalla politica: è un problema di coscienza, Le pare ?
Caro sig. Crucitti la sanità non funziona per altri motivi: per gli sprechi, per le truffe e le “ruberie varie”, per le carriere facili di medici ed amministrativi, per l’incapacità (ma spesso)per la negligenza e la “strafottenza” di chi è delegato a gestire un ospedale, per l’usura dei medici che da anni sopportano carichi di lavoro eccessivi senza alcuna gratificazione e con rischi continui (sia di salute che di “denunce facili” ) .
Il Morelli si è sempre detto che è sotto utilizzato: ma chi deve decidere di spostare un reparto o un servizio al Morelli ? La risposta è semplice !
La cardiochirurgia è una favola, questo lo sappiamo tutti. Personalmente ritengo assurdo che in Calabria esistano tante cardiochirurgie (in nessun posto d’Italia esiste una situazione simile) quando mancano o sono scadenti i servizi ed i reparti “più elementari e di base” che devono garantire il minimo della salute pubblica.Non è pensabile che una città come Reggio Calabria non abbia un ospedale degno di questo nome: un ospedale moderno, funzionale ed attrezzato (neanche il Morelli lo è).
Ribadisco è necessario costruire un NUOVO OSPEDALE per Reggio Calabria: se non si comprende questo siamo alla follia.
Nessuno ne parla: io denuncio pubblicamente il disastro in cui viviamo da anni.
Anche la stampa, le televisioni sottovalutano il problema: non esistono più le inchieste giornalistiche serie, altrimenti ne vedremmo delle belle.
Ma per tornare al punto da dove eravamo partiti: la politica va fatta da chi la intende come spirito di servizio e come volontariato: le persone perbene e quelle che si indignano e quelle che “pontificano” hanno l’obbligo di informarsi e documentarsi e di partecipare attivamente in qualsiasi maniera compreso l’espressione del voto.
*Capogruppo Pdl in Consiglio comunale Reggio Calabria

1 commento:

  1. E chi meglio di un medico che si da alla politica....nel peggiore dei casi sarebbe almeno in grado di ricucire le ferite.....questi pseudo politicanti stanno squarciando l'italia e in particolar modo il sud...e la cosa peggiore che nn ne pagano loro le conseguenze....sono e saranno sempre super pagati per distruggere.Anche se dobbiamo farci un mea culpa in quanto la maggior parte non vota per coscienza ma per rispetto dell'amico...dell'amico...dell'amico...e ci si ritrova con gente incompetente al potere.IL problema non si risolve solo con un nuovo ospedale se l'organico rimane sempre tale...

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