Il consigliere comunale del Pd Martino vive un paradosso: se da un lato “fa acqua da tutte le parti” dall’altro, come un novello Pietro Micca, vuol dare fuoco alle polveri con la speranza di far saltare tutto per aria.
E lo fa con una tale disinvoltura, ed ostentando una sicurezza nell’argomentare, quasi da convincerci delle sue verità.
Un giorno si e l’altro pure, sempre lo stesso consigliere, che non può certo dirsi un “provetto Barbanera”, prevede catastrofi, distruzioni, carestie, pestilenze e quant’altro.
Più che un chiaroveggente, per l’aspetto triste e lo sguardo truce, a me sembra uno iettatore:
un soggetto che ha accumulato tanta bile e tanto odio,contro tutta questa schifosa umanità, che veramente crede d’avere ormai la potenza di far crollare dalle fondamenta una intera città.
Le interrogazioni scritte, presentate al Sindaco della nostra (sfortunata a suo dire) città, avranno certamente una loro risposta cosi, come ben sa il consigliere, nessuno può “impedirgli” di svolgere il suo ruolo.
Come consigliere può avere accesso a qualsiasi atto in qualsiasi ufficio: basta che ne faccia richiesta!
Che il Giudice di Pace abbia stabilito, nel contenzioso per la potabilità dell’acqua, la restituzione del 50 per cento del canone acqua mi sembra una decisione giusta e saggia ed il Comune provvederà alla restituzione.
Questo naturalmente non porterà e non potrà portare al tracollo della casse comunali.
Da qui a dire che le conseguenze saranno nefaste per il comune e per l’intera città è (realisticamente) una “panzana”!
Comunque scusatemi ma io mi do lo stesso una “grattatina” ai sacri gingilli. Non si sa mai!
Vorrei ricordare a Martino, ligio al ruolo di profeta in consiglio comunale, che ogni tanto (non sempre ma ogni tanto) bisogna volgere lo sguardo al passato: si renderà conto dei debiti che la sua Amministrazione di centro-sinistra ha prodotto e le “spese inadeguate” fatte.
Inoltre lo stesso consigliere, per mantenere fede al personaggio che porta male, fa riferimento al Psu che a suo dire “ha rischiato un fortissimo ridimensionamento…” (sic!) ed “ha rischiato di perdere…”.
Caro Martino tutta la vita è un rischio (anche attraversare la strada lo è!) ma se ti ci metti pure Tu, con il tuo pessimismo e con il tuo astio da compagno, allora la vita diventa impossibile da vivere.
E poi i “sogni megalomani” del nostro Sindaco ci hanno regalato una Città Metropolitana (ho paura anche a nominarla…non vorrei portasse male) ed una città più vivibile che oggi viene conosciuta a livello nazionale non più per la mafia ma per eventi positivi.
Capisco che questo brucia a Te ed ai tuoi compagni ma non potranno essere nemmeno i tuoi anatemi a portare “lutto e disgrazie” a questa nostra città.
Sono anni che cercate di creare allarmismi e tensioni: i risultati non sono stati certo positivi per voi, considerati i risultati elettorali.
Continuare su questa “opposizione fantasiosa e denigratoria” non giova ne a voi ne (tanto meno) alla città: cercate per una sola volta di fare una proposta concreta.
E poi non più profezie, non più iettature…ma solo un sano e salutare realismo.
Antonio Nicolò –Capogruppo Pdl al Consiglio Comunale-
E lo fa con una tale disinvoltura, ed ostentando una sicurezza nell’argomentare, quasi da convincerci delle sue verità.
Un giorno si e l’altro pure, sempre lo stesso consigliere, che non può certo dirsi un “provetto Barbanera”, prevede catastrofi, distruzioni, carestie, pestilenze e quant’altro.
Più che un chiaroveggente, per l’aspetto triste e lo sguardo truce, a me sembra uno iettatore:
un soggetto che ha accumulato tanta bile e tanto odio,contro tutta questa schifosa umanità, che veramente crede d’avere ormai la potenza di far crollare dalle fondamenta una intera città.
Le interrogazioni scritte, presentate al Sindaco della nostra (sfortunata a suo dire) città, avranno certamente una loro risposta cosi, come ben sa il consigliere, nessuno può “impedirgli” di svolgere il suo ruolo.
Come consigliere può avere accesso a qualsiasi atto in qualsiasi ufficio: basta che ne faccia richiesta!
Che il Giudice di Pace abbia stabilito, nel contenzioso per la potabilità dell’acqua, la restituzione del 50 per cento del canone acqua mi sembra una decisione giusta e saggia ed il Comune provvederà alla restituzione.
Questo naturalmente non porterà e non potrà portare al tracollo della casse comunali.
Da qui a dire che le conseguenze saranno nefaste per il comune e per l’intera città è (realisticamente) una “panzana”!
Comunque scusatemi ma io mi do lo stesso una “grattatina” ai sacri gingilli. Non si sa mai!
Vorrei ricordare a Martino, ligio al ruolo di profeta in consiglio comunale, che ogni tanto (non sempre ma ogni tanto) bisogna volgere lo sguardo al passato: si renderà conto dei debiti che la sua Amministrazione di centro-sinistra ha prodotto e le “spese inadeguate” fatte.
Inoltre lo stesso consigliere, per mantenere fede al personaggio che porta male, fa riferimento al Psu che a suo dire “ha rischiato un fortissimo ridimensionamento…” (sic!) ed “ha rischiato di perdere…”.
Caro Martino tutta la vita è un rischio (anche attraversare la strada lo è!) ma se ti ci metti pure Tu, con il tuo pessimismo e con il tuo astio da compagno, allora la vita diventa impossibile da vivere.
E poi i “sogni megalomani” del nostro Sindaco ci hanno regalato una Città Metropolitana (ho paura anche a nominarla…non vorrei portasse male) ed una città più vivibile che oggi viene conosciuta a livello nazionale non più per la mafia ma per eventi positivi.
Capisco che questo brucia a Te ed ai tuoi compagni ma non potranno essere nemmeno i tuoi anatemi a portare “lutto e disgrazie” a questa nostra città.
Sono anni che cercate di creare allarmismi e tensioni: i risultati non sono stati certo positivi per voi, considerati i risultati elettorali.
Continuare su questa “opposizione fantasiosa e denigratoria” non giova ne a voi ne (tanto meno) alla città: cercate per una sola volta di fare una proposta concreta.
E poi non più profezie, non più iettature…ma solo un sano e salutare realismo.
Antonio Nicolò –Capogruppo Pdl al Consiglio Comunale-
La foto assomiglia proprio a Martino
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