giovedì 29 luglio 2010

SEI COERENTE ?

Riteniamo quantomeno fastidioso il comportamento di coloro i quali dicono di volere fare una cosa e poi subito dopo ne fanno una diametralmente opposta oppure affermano un principio ritenendo che vada applicato a tutti meno che a loro stessi. Questa contradditorietà del comportamento lo definiamo incoerenza e di norma lo condanniamo. Ma la coerenza è un valore ci sarebbe da chiedersi? Coerenza non significa non cambiare mai idea, ma piuttosto non cambiarla troppo spesso e troppo rapidamente. Oscar Wilde ad esempio sosteneva che La coerenza è l’ultimo rifugio delle persone prive d’immaginazione e Winston Churchill non si preoccupava a dichiarare Il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l’indigestione.Di segno diametralmente opposto il pensiero di Giuseppe Mazzini del quale si diceva che “in lui pensiero e azione erano coincidenti”.Un esempio di coerenza portata all’estremo viene raccontata con il noto aneddoto del Lord inglese il quale, vittima di un naufragio, vedendo avvicinarsi a lui uno squalo, pur essendo armato di un pugnale si lasciò divorare senza opporre alcuna resistenza in ossequio alla norma del galateo la quale prescrive che “il pesce non si taglia con il coltello”.Il rischio a trattare argomenti come la coerenza è di potere essere presi per bacchettoni e persone fuori dal mondo. Tali riteniamo di non essere e infatti non ci passerebbe mai per la testa di accusare di incoerenza o peggio di scorrettezza il candidato che ci promette qualcosa che mantiene solo in parte o non mantiene affatto; abbiamo chiaro che nessuna carica rende onnipotenti e quindi sta alla nostra intelligenza distinguere tra la promessa che può essere mantenuta e quella che non lo può. Se qualcuno mi promette di mettermi a disposizione per il prossimo mese di agosto la sua casa al mare posso fidarmi o meno che poi lo farà, ma posso ritenerlo possibile perché è qualcosa che appartiene ai suoi poteri. Se al contrario la stessa persona mi promette di ospitarmi nell’appartamento papale del Vaticano nel periodo in cui il Papa è in vacanza a Castelgandolfo, mi sta promettendo qualcosa che non è in grado di mantenere perché non è nei suoi poteri disporre degli appartamenti papali. Devo essere un perfetto idiota per dargli credito!Ritornando al tema principale e cioè alla coerenza dei politici viene in mente quanto sta succedendo con la finanziaria 2011-2012. Si afferma da tutte le parti che stiamo attraversando un periodo di crisi in parte per colpa nostra in parte per cause esterne. Le crisi impongono sacrifici ed aprono la discussione su chi debba fare questi sacrifici. Un criterio di giustizia e di credibilità imporrebbe che i primi a fare i sacrifici fossero coloro che più di altri sono responsabili della crisi e quindi i governanti. Succede invece che proprio i governanti si tirino fuori dal mucchio. E’ come se un capofamiglia riunisse i suoi per segnalare che gli introiti si sono ridotti e quindi è necessario che ciascuno faccia qualche piccolo sacrificio. Riduce quindi alla moglie il budget per le spese di ogni giorno ed ai figli la paghetta settimanale. Pazienza, si mangerà qualche manicaretto in meno e si starà più attenti nell’uso del telefonino. Nel frattempo il capofamiglia non rinunzia a nulla a cui era abituato e non riduce neppure di un euro le sue spese tradizionali. La moglie e i figli penseranno che la crisi non esiste affatto e che è stata invocata solo come un pretesto per fare loro una sovercheria.Le previsioni della finanziaria potrebbero lecitamente fare sospettare che la crisi non c’è. Infatti i parlamentari non si stanno privando di fatto di nessun beneficio. Vedremo che alla fine i soldi ricavati serviranno ad aumentare le auto blù, che già oggi sono circa 650 mila a fronte delle 70 mila di tutti gli Stati Uniti. Lo stesso ministro Brunetta il fustigatore degli spreconi nè ha a disposizione ben sette. Non vogliamo assegnargliene qualche altra? Avrebbe detto Totò, Ma mi faccia il piacere!


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