venerdì 30 luglio 2010

E POI DICI CHE UNO SI BUTTA A DESTRA !

Poffarbacco ! Nel momento in cui pensavo che ogni speranza fosse perduta, e prendevo in seria considerazione l’ipotesi di una vita ascetica, le parole di un autorevole rappresentante del Pdl, quale è Luigi Tuccio, risuonano come “dolce musica” per le mie orecchie.
Fuori dai denti: non confondiamo il sacro con il profano così come, non confondiamo la nobile arte della Politica con il “rozzo e goffo scimmiottare” del pietoso “politicus nostrano”.
Questi miseri e tristi figuri hanno condizionato, e cercano ancora di condizionare, chi intende la politica quale mezzo propulsivo di un territorio.
Insomma, c’è chi costruisce e chi cerca di frenare il cambiamento: “omuncoli senza arte né parte” che, come giustamente affermava Tuccio, sono dei “signor nessuno della società che cercano la scalata attraverso la politica”.
In tutta questa grande confusione c’è la possibilità (anzi la certezza) di essere amalgamati in una “poltiglia informe” dove si è tutti uguali. Il cittadino è confuso, sfiduciato e prende sempre di più le distanze dalla politica.
Nulla di più grave si può verificare quando il cittadino non è coinvolto, in prima persona, nel migliorare la comunità di appartenenza. Solo cosi il livello di benessere si alza !
Gli affaristi, i qualunquisti, gli “approssimativi”, gli ignoranti e gli arrivisti hanno l’interesse ad andare nella direzione opposta: vogliono trascinarci verso il basso (oltre quel limite che ha superato anche la decenza, il decoro ed il presentabile).
E’ necessario fare un distinguo, non certamente solo attraverso la dimestichezza dei verbi e della retorica , ma attraverso una “storia” fatta di professionalità, moralità, eticità e servizio prestato alla collettività.
E se parliamo di fatti, non possiamo fare a meno di ricordare chi di Reggio ne ha fatto un modello, ne ha dato un’immagine nuova e diversa a livello nazionale, chi è riuscito ad acquisire un consenso con l’operosità e con un progetto. Progetto che deve avere una sua continuità, costi quel che costi !
E mi riferisco al Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti.
Non voglio ricordare I risultati ottenuti, dalla sua Amministrazione, durante questi otto anni ma non si è disponibili a cancellarli con un solo colpo di spugna.
Gettare tutto alle ortiche, per il “prurito” di qualcuno, non solo è sciocco ma anche da folli.
Reggio ha conquistato Reggio ed oggi Reggio ha conquistato la Calabria: non dimentichiamoci che il Governatore è un figlio di questa terra ! E’ un politico cresciuto tra di noi e che è parte di noi: ovvero, di quella società onesta, laboriosa e civile.
Un giovane che guarda al futuro e non arroccandosi al prestigio di una poltrona.
Una sfida più importante e più impegnativa attende chi interpreta la politica nel modo giusto: oggi Scopelliti deve cambiare la Calabria ! Noi, classe dirigente, abbiamo l’obbligo morale e civile di stare accanto a chi vuole dare un nuovo volto a questa terra.
La gente “perbene” lo fa non in maniera servile ma da umili servitori ! La politica deve essere intesa dunque come servizio, spirito di abnegazione, progettualità e lungimiranza.
Se qualche “signor nessuno” cerca di guadagnare spazio con la lingua e non con la testa, va “scrupolosamente” isolato ed additato al pubblico ludibrio.
Oggi più che mai bisogna dimostrare, da parte di chi fa politica, che l’interesse supremo è il benessere della comunità: gli intrighi, gli intrallazzi o, peggio ancora, le “logiche della servetta” vanno smascherate e bandite da un serio contesto politico che vuole definirsi tale.
Concordo nel non dare spazio sia a chi offende quotidianamente l’intelligenza altrui, sia a coloro che, in maniera subdola, remano contro il cambiamento. Chi vuole apportare dei miglioramenti sia il benvenuto, chi vuol “apportarsi” dei miglioramenti personali abbia il ben servito.
Alcuni avvenimenti, ed alcuni comportamenti, hanno qualcosa di refluo e di platealmente retrogrado, e dunque sono poco attinenti con il concetto di “nuovo” e “innovativo”! Aborriamo quanti hanno idee astratte e sono “carnefici mascherati da vittime”.
Non voglio esaurire la mia dose di ottimismo infusa dalle parole di Tuccio e non mi dilungo in altre osservazioni che rinvierò a momenti più sereni !
Oggi ho sentito la necessità di “supportare” chi propone una crescita ed un miglioramento della nostra società, spero che altri seguano l’esempio !
Antonio Nicolò – Capogruppo Pdl al Comune di Reggio

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