lunedì 27 settembre 2010

DOMANDE SULLA SANITA'

Tante, troppe volte ho scritto sulla sanità (essendo medico) anticipando quello che oggi tutti riconoscono: la sanità in Calabria può essere salvata solo facendo ricorso ad un miracolo.
Conoscendo le indiscusse capacità del nostro Governatore Scopelliti confido in questo miracolo. Ebbi a scrivere ironicamente, non molto tempo fa, “speriamo che la sanità in Calabria non cambi”.
Il motivo è che molti interessi si “annidano” nella sanità e molti sono coloro i quali professano amore verso il malato, mentre egoisticamente tutelano soltanto il proprio interesse.
Dicevo che solo un miracolo può salvare la sanità calabrese, ma se ci mettiamo un buon impegno possiamo evitare che questo miracolo si avveri
Dalle prime avvisaglie, sembra (ne sono certo) che stiamo andando in questa direzione: i soliti “furbastri” si sono attivati per far emergere quanto di negativo c’è nella sanità e per contestarne le scelte.
Et voilà come d’incanto salta fuori l’amore sviscerato per l’ammalato ed i “consigli disinteressati”, del sindacalista di turno, usati come “attacco preventivo”.
Strano che questi signori sino ad oggi non si siano accorti di nulla o, quanto meno, non vi abbiano messo cosi tale passione in passato. Conosco le risposte: le denunce alla corte dei conti, alla procura etc. etc.
Il sottoscritto promotore dell’iniziativa di un nuovo ospedale, che ha denunciato ripetutamente la mancanza di una medicina nucleare, le carenze in Radioterapia, i disservizi e gli “imboscamenti vari” non ha mai trovato al suo seguito questi illustri personaggi.
Non ho cambiato idea sulla sanità cosi come non ho cambiato idea su chi usa la sanità quale mezzo di “sostentamento”.
Vorrei ricordare alcune cose: il giorno in cui ho messo in evidenza le carenze della Radioterapia, dopo qualche giorno sul Quotidiano esce un articolo dove si afferma che il Servizio è perfetto (Sic!).
Dopo aver ripetutamente detto (da molto tempo) che è necessario la PET in Ospedale oggi qualcuno si ricorda dei malati con tumori che hanno bisogno la PET.
Chi era a conoscenza che le diagnosi di tumore in passato venivano dati dopo due mesi, ha fatto finta di non sapere (Avevo invitato in ospedale qualche giornalista: nulla) ma oggi si ricorda (stranamente) di chi soffre di patologia tumorale. Fortunatamente oggi la diagnosi si fa in cinque giorni all’Ospedale!
Malasanità: come mai non si dice che la perforazione di un’ansa intestinale è avvenuta in una nota ed efficiente struttura privata ?
Perché non si dice che molti pazienti operati in strutture private finiscono nel post-operatorio all’ospedale ?
Come mai ci si ricorda solo ora del Morelli, quando il sottoscritto ha sempre avanzato la proposta di farne un centro di onco-ematologia in quanto, il Morelli non è mai stato e mai potrà essere un ospedale ?
Come mai chi aveva il dovere di “vigilare” sugli imboscati non li ha denunciati prima ? Ecco che promuoviamo a caposala chi era dichiarato inabile al servizio di infermiere. Ed i sindacati che ruolo hanno avuto in tutto ciò ?. E potrei continuare all’infinito.
La risposta è semplice: “attacchi ad orologeria” da parte di chi, in netto contrasto con il Governatore, pur di non perdere privilegi vuole “indurlo” a più miti consigli.
Chi entra oggi in Ospedale si rende conto del cambiamento ad iniziare dalla pulizia e dall’organizzazione messa in atto: ben vengano alcuni trasferimenti dal Morelli ai Riuniti, ben venga l’accorpamento delle strutture che comportano una spesa doppia con stesse prestazioni.
Fortunatamente il Commissario dott. Bellinvia, da persona competente e qualificata, sta mettendo in atto delle soluzioni che comporteranno grandi vantaggi per la sanità reggina ed in linea con il programma di cambiamento. Comprendo che a più di uno questo dà fastidio e ne capisco le reazioni.
Per conoscenza, al di là di quanto denunciato, il controllo dei NAS (subito inviato) non ha evidenziato irregolarità rilevanti.
Purtroppo, oggi saremo in molti a pagare la “scellerata” gestione della sanità di questi ultimi dieci anni e, forse anche il cittadino dovrà rinunciare a qualche privilegio (vedi ospedale sotto casa): ma è l’unico modo per fare avvenire il miracolo.
Non crediamo a chi dà “consigli interessati” specie se inapplicabili.
Le scelte, coraggiose ed impopolari, possono solamente farli chi ha veramente a cuore l’interesse di riportare alla normalità la sanità in Calabria. Le persone che hanno “veramente” a cuore il problema devono sostenerle.
I ciarlatani, gli affaristi, gli opportunisti e quant’altro stiano rigorosamente alla larga.
So che questo non avverrà e dunque aspettiamoci altri attacchi che minano e frenano il cambiamento.
Antonio Nicolò – Capogruppo Pdl al Comune di Reggio-

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