domenica 3 ottobre 2010

NON SERVONO PIU' LE SCUSE !

E’ raccapricciante, disgustoso e deplorevole quanto è avvenuto nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, oltre che offensivo per l’intera città.
Ogni altra considerazione sarebbe superflua oltre che inutile.
Ne, tantomeno, può trovare una plausibile giustificazione: non c’è nulla che possa giustificare un livello così basso.
E nei toni usati e nei fatti.
Cosi come appare inutile ed oltremodo “ridicolo” il tentativo, da parte di chicchessia, di minimizzare la gravità di quanto è accaduto.
E’ ormai ben evidente (ove ve ne fosse bisogno) la distorta e cattiva interpretazione di un ruolo che il cittadino elettore ha voluto assegnarci: la politica non può e non deve essere questa.
Non serve più neanche scusarsi; bisogna dimostrare con i fatti di avere rispetto per una comunità, che non è interessata alle beghe personali ma che è “semplicemente” stufa e disgustata per quanto è costretta a subire.
Non possiamo restare impantanati nel fango dove taluni soggetti riescono ad avere la meglio in quanto da sempre abituati.
Ne possiamo portare nel fango un’intera città della quale (purtroppo) noi dovremmo essere l’espressione diretta.
Vogliamo risalire dal sottoscala nel quale ci troviamo ad un livello più alto per dare delle risposte concrete ai cittadini.
Si è deciso, da parte di tutti, assumendosene le responsabilità, di continuare ad amministrare questa città: alle promesse non sono seguiti i fatti. Strano,vi pare ?
Ergo: facciamolo in maniera seria e concreta altrimenti non rimane altro che restituire la voce al cittadino.
L’irresponsabilità di taluni non può ricadere su di tutti.
Ritengo, a questo punto, che ognuno debba assumersi, con i fatti, le responsabilità che gli competono.
Per riacquistare un minimo di credibilità è necessario procedere con i fatti.
E questi attengono al Sindaco ff ed al Coordinatore Tuccio.
Censurare, in maniera seria e concreta, chi intende perseguire obiettivi diversi da quelli che, dovrebbero essere gli obiettivi di una “sana e pulita Amministrazione” è un obbligo.
Altrimenti non ci resta altro che prendere atto che altri sono gli interessi.
Una cosa è certa: il sottoscritto “non intende” sottostare più alla visione di simili fatti ed alla “sconsiderata elucubrazione mentale” di taluni soggetti.

Antonio Nicolò – Capogruppo Pdl al Comune di Reggio Calabria-

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