lunedì 21 giugno 2010

LA SINDROME DELLA RANA BOLLITA


Caro direttore, il problema non è se andare presto o tardi a letto ( de gustibus non est disputandum ) e, di conseguenza, avere più o meno tempo per pensare. La questione va posta in altri termini: si riesce ancora a pensare ? Si può avere la coscienza (o quello che ne è rimasto) a posto a punto da lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo serenamente ?Potresti facilmente rispondermi che gli “omuncoli” non hanno nè pensieri (quelli seri intendo) ne coscienza. Ma non è questo che ci interessa: i servi e gli schiavi abbondavano nel IV secolo a.C. in Grecia (dove si dice essere nata la democrazia) e continuano ad essere in tanti, troppi, anche ai giorni nostri. Si compra tutto (oggi più che mai!) e dunque è estremamente facile acquistare anche la dignità delle persone. Di contro, c’è gente che non si piega a questa “logica perversa” e che vuole “godersi” la leggerezza della vita, nelle sue mille sfaccettature, con un pensiero, una parola ed una scrittura libera: nessuno mai potrà capire il piacere della libertà se è nato schiavo !E questo vale per il politico, il giornalista, il magistrato, l’operaio ed ogni singolo essere umano ! Gli schiavi li trovi dappertutto: schiavi del potere, schiavi del denaro, schiavi del sesso, schiavi della droga, schiavi delle abitudini, schiavi “inconsapevoli”. E già perché alla fine si rischia di diventare “schiavi inconsapevoli” se non si usa la ragione, se non si pensa, se non si riflette, se non si accetta il confronto con l’altro (l’Altro può essere un nostro simile o noi stessi !). Tralascio dunque gli “schiavi di professione”, che non mi hanno mai riguardato e che mai mi riguarderanno, per puntare su quella cosa su cui bisogna soffermarsi e riflettere a lungo: la “schiavitù inconsapevole”. E giova ricordare una storia antica: la parabola della rana bollita.La rana nuota tranquillamente nell’acqua tiepida non sapendo di trovarsi in pericolo; sotto il recipiente vi è una fonte di calore che in breve renderà l’acqua bollente. Presto, la rana “drogata” dalla sensazione di benessere, non avrà più la forza di saltare fuori dall’acqua bollente. Questo è quanto è successo a noi tutti che ci siamo “assuefatti” al degrado crescente, ad un agire finalizzato al proprio tornaconto, a considerare “normale” quello che in qualsiasi altro posto del mondo è sinonimo di imbarbarimento: insomma ci hanno bolliti gradualmente per far si che non ci sia la forza di reagire.Ma, per fortuna, c’è ancora qualcuno che trova la forza ed il coraggio di denunciare “questo torpore” e che vuole “saltare fuori dalla pentola” prima che sia troppo tardi. Per non diventare “schiavi inconsapevoli” ! Per fare questo ci vuole una buona dose di determinazione, coraggio e senso di responsabilità.Queste persone sono “scomode” al potere che vuole assoggettare, schiavizzare ed imperare, al di sopra ed al di fuori di qualsiasi regola del vivere civile. E come tutte le persone scomode vanno “isolate”, bandite, messe all’angolo e bisogna puntargli l’indice contro. Perché dunque meravigliarsi, perché irritarsi, perché deprimersi se il mondo gira cosi: da una parte gli “arroganti”, i ladruncoli, i prepotenti con lo stuolo di schiavi al seguito e dall’altra la gente onesta, libera, dotata di “pensiero proprio” che,quasi sempre, si ritrova a lottare in solitudine.Ma vi chiedo: è possibile vivere tutta la vita a calcolare, a tremare, a fare quello che piace sempre agli altri ? C’è qualcuno che ha scelto di….. “cantare, sognare sereno e gaio, libero, indipendente; di aver l’occhio sicuro e la voce possente e di mettersi, quando piaccia, il feltro di traverso, per un si per un no battersi o fare un verso”. Sono queste le persone che come Cyrano di Bergerac amano al di sopra di ogni cosa….la libertà. E vani sono tutti i tentativi per riportarli “alla ragione” ! Cosi come vani sono stati i tentativi di “far ragionare” il pazzo Hidalgo Quijote. Lor signori si rassegnino: su questo nostro piccolo pianeta non esistono solo i Sancho Panza (che sognano la loro isola) ma esistono (seppur rari) i Don Chisciotte che, anche se dovranno “lottare contro i mulini al vento”, non si tireranno mai indietro. Ergo ! Lasciateli in pace. Sopportate il loro “fastidioso brusio” ! Che pensino pure, questi “poveri illusi”, di poter cambiare il mondo ! Lasciategli credere che possono essere utili a qualcosa ed a qualcuno. Non vi curate di loro! In fondo quello che conta per voi è mantenere il potere ed avere dei servi al seguito. Loro vogliono solo la libertà una cosa di cui voi non sapete neppure l’esistenza ed il significato. E dunque cosa vi importa ?

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