lunedì 18 gennaio 2010

REGIONALI ED UDC


Il PD è cosi certo di vincere le elezioni regionali che sarebbe disposto a rinunciare (a favore dell’UDC) al posto di Governatore: non vi sembra paradossale ?
Agazio Loiero è cosi convinto di vincere anche da solo che non cederebbe lo scettro per nessun motivo: non vi sembra “farneticante” il pensiero ?Le primarie dopo che la sinistra è stata “svergognata” (per il costo che grava sul cittadino) non si faranno perché l’accordo di cui sopra (a dire del PD) è stato raggiunto: non vi sembra strano che non ci sia stata alcuna ufficializzazione ?Mettiamola così (come vorrebbe il buon senso e la prassi): i politicanti della politica piccina-piccina “perdono il pelo ma non il vizio” e prendono per i fondelli il “povero cristo” di elettore/cittadino.Ed ecco che mistificano la realtà, stravolgono i fatti, mascherano e camuffano (accuratamente) le cose più scontate: in sintesi giocano con le sorti di una Regione “depressa” non solo economicamente ma anche nell’anima.Si gioca un “gioco sporco” sulla pelle di tantissime persone “impotenti” a reagire, incurante del danno che hanno prodotto e che continueranno a produrre: l’importante è conservare la poltrona.E’ stato un fallimento, sino ad oggi, dove tutti hanno contribuito ad affossare questa ragione (specie chi governava): ed allora, questi signori dovrebbero avere il “buongusto” di non ripresentarsi agli elettori o (quantomeno) i partiti non dovrebbero ricandidarli: altro che gente indagata (i due terzi lo sono)… gente che non ha prodotto nulla se non guai !E’ arrivato il momento del cambiamento, della discontinuità, come si usa dire in questi casi, quando è sin troppo evidente il fallimento: alla fine tutti (invece) rivogliono la cara poltrona dove appoggiare “comodamente” i glutei.Ecco “svelati tutti i misteri e tutti gli inciuci” e da qui a breve ne avremmo la conferma: capiremo cosi il vero motivo per cui non si sono fatte le primarie e capiremo di che “pasta” sono fatti gli uomini.Ecco perché ho difficoltà a credere che l’UDC possa schierarsi con il PD ! Ritengo che quello che ha sempre sostenuto il Partito di Casini, impedisca un accordo con il PD che ha prodotto danni enormi alla Calabria; più di quanto non abbia fatto Chiaravalloti (anche se al peggio non c’è mai fine).Da un punto di vista “puramente” pratico e costruttivo , Scopelliti è vincente! Inoltre lo stesso Scopelliti rappresenta il nuovo, garantisce i programmi ed i valori che ispirano l’UDC cosi come il PPE di cui entrambi fanno parte.E’ quello che oggi può garantire il cambiamento in Calabria, attraverso una “politica del fare” ed una visione “futuristica” e “rinnovatrice”: basta con i soliti “tromboni” che da qui a breve saranno “trombati”.Ma ritornando all’UDC, sono certo che la scelta che andranno a fare, non può non essere che quella di schierarsi con il Pdl, se è vero come è vero che hanno a cuore le sorti della Calabria: schierarsi con chi ha contribuito ad aumentare il degrado e con chi fa qualunque cosa pur di non perdere, non verrebbe capito dai Calabresi e la loro risposta sarebbe consequenziale. Credo sia necessaria, anche a livello nazionale, una “responsabile ed immediata decisione” (mi riferisco al Pdl ed alla Lega)per un’ampia coalizione con l’UDC che non solo è vincente ma che garantisce anche una governabilità: la Calabria di questo ha bisogno e non può più attendere oltre.

giovedì 14 gennaio 2010

COS'E' LA LEGALITA ?


  • La sinistra alimenta la sfiducia nelle istituzioni e per farlo sceglie il Consiglio Comunale: quale miglior luogo e quale migliore occasione visto che il tema era la legalità: occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Cosi è stato. La giustificazione sarà trovata in seguito con il solito clichè : da aggressori ad aggrediti, da carnefici a vittime, da villani a signori.
    Una strategia strana, paradossale ed incomprensibile, dettata (certamente) da “logiche perverse” di qualche burattinaio, sotto “guida telefonica” ed “osservatore” al seguito.
    Una “bomba ad orologeria” innescata da “noti personaggi faziosi”, con vittime inconsapevoli e solite scene da “comari isteriche”.
    Niente li ferma ed a nessuno importa del segnale negativo che si va ad innescare: l’importante è dimostrare che questa Amministrazione non riesce a garantire una seduta “regolare” di Consiglio, che tradotto vuol dire assenza di legalità.
    E per farlo basta poco: aggressione verbale, offese al limite della diffamazione, chiusura ad ogni dialogo e bugie. Tante, troppe bugie.
    A nessuno importa della cattiva figura. A Nessuno interessa lanciare un segnale forte contro la ndrangheta: l’importante è denigrare questa Amministrazione e dimostrare una fragilità delle Istituzioni: come se questo esentasse la sinistra da responsabilità.
    Il tutto naturalmente, se ci pensate bene, facendo il gioco della ndrangheta.
    Sempre poca roba in un clima di campagna elettorale che (secondo i vari sondaggi) da la sinistra perdente: meglio dunque tentare il tutto per tutto, anche la violenza verbale ed il sabotaggio di qualunque azione positiva, che possa essere riconducibile a questa Amministrazione.
    Fosse anche un “documento simbolico” !
    Mentre la maggioranza “rettifica” il proprio documento (quale segnale di apertura), la sinistra si trova (alla fine nella votazione) “costretta” in parte ad astenersi, in parte a votare favorevolmente, ed in parte (paradosso dei paradossi) a non votare un loro codice etico
    La vittoria di “qualcuno” era quella di creare un clima di confusione e di degrado.
    Ma basta un po’ di giudizio e di logica per capire dove sta il marcio: ed io sono tranquillo perchè il cittadino, al momento del voto, ha dimostrato e dimostrerà di possedere tali requisiti.
    Lasciatemi dire che se prima avevo qualche dubbio, sulla possibilità di sconfiggere la mafia, oggi ho quasi la certezza che è un’impresa impossibile.
    Se prima avevo qualche dubbio, sul fatto che non ha tutti interessa il “problema ndrangheta”, oggi ne ho la certezza.
    Se prima avevo qualche dubbio, che l’uomo non può travalicare certi limiti nella “finzione”, oggi so che si può tentare di fare credere agli altri ciò che si vuole, basta essere abili nel farlo.
    Questo è il tentativo mal riuscito della sinistra nel Coniglio Comunale.
    E ancora una riflessione che esula dal Consiglio ma che vuole essere un consiglio: non si sconfigge la ndrangheta con la polizia, l’esercito, i carabinieri, i magistrati se (comunque) non c’è la partecipazione diretta a questa lotta, di ogni singolo cittadino/persona.
    Un’altra rivelazione di recente acquisizione è che ognuno di noi “pretende” che siano sempre gli altri a dover risolvere i problemi: noi dobbiamo limitarci a fare ciò che è nostro dovere. Dimenticando, naturalmente, il primo dei doveri dell’uomo: lottare per conquistare e mantenere il benessere nella società in cui vive !
    In fondo questo ci libera da “certe responsabilità” che potrebbero riservarci sorprese sgradevoli !
    Non funziona cosi (almeno solo cosi): dobbiamo essere tutti parte attiva nel migliorare l’ambiente nostro circostante, con il quale ci rapportiamo quotidianamente, denunciando, lottando, offrendo il nostro fattivo sostegno, pretendendo ciò che è la norma.
    Bisogna isolare chi non lavora per il bene comune, chi pensa di trarre vantaggi illeciti, chi non compie il proprio dovere, chi “utilizza e strumentalizza” tutto per il proprio tornaconto .
    Forse cosi può iniziare la “trasformazione positiva” di una società: non possono essere gli eventi, naturali o forzati, a modificare le cose ma il nostro costante e fattivo impegno sociale.

    Antonio Nicolò – Consigliere Comunale

domenica 10 gennaio 2010

E' POSSIBILE RISOLVERE I PROBLEMI DELLA SANITA' IN CALABRIA: USIAMO LA "PP" !

La cardiochirurgia a Reggio non serve. Da qui a breve ve ne darò la dimostrazione pratica.
Questa mia asserzione dovrebbe avere la funzione di far smettere quel “fastidioso frinire”, che certi “cicaloni” della politica mettono in azione al bisogno, e far (spero) definitivamente capire qual è la vera emergenza sanitaria a Reggio.
Che non serva la cardiochirurgia l’esempio vivente è rappresentato dal consigliere regionale Alberto Sarra, al quale và il mio più sincero e sentito augurio di pronta guarigione. Una diagnosi tempestiva, un rapido trasferimento nella sede opportuna ed un “qualificato” intervento chirurgico hanno consentito di salvare la vita ad un uomo!
E scusatemi se, “crudemente” e “senza veli di ipocrisia”, pongo la seguente domanda: la stessa cosa sarebbe successa con qualsiasi altro “ uomo comune” ? Non ditemi nulla….conosco la risposta.
Di certo, sono noti (e molti) i “nomi eccellenti” che hanno beneficiato di quella che dovrebbe essere una “normale procedura”, nei casi di urgenza sanitaria.
Che si tratti di una PP…cioè una procedura preferenziale ? Boh !
Pongo un’altra domanda (che sia riflessione per tutti): come mai la classe politica si è accorta che serve una cardiochirurgia solo nel momento in cui è stata colpita in prima persona ?
Ed ancora: non pensate che il dovere di una classe politica sia quello di contribuire a migliorare le condizioni di vita del popolo che rappresenta ? E che principalmente si debba occupare di quello che è il bene primario dell’individuo, cioè la salute ?
La sanità in Calabria in questi ultimi anni (diciamo decennio per essere bipartisan) non è “notevolmente” peggiorata ? E coloro i quali oggi chiedono e si battono a gran voce per una cardiochirurgia cosa hanno fatto per evitare il “disastro sanitario” ?
La sintesi di un discorso e la risposta è in una sola parola: CHIACCHIERE !
Chiacchiere, che leggiamo “quotidianamente” sui giornali, giusto perché siamo in vicinanza delle elezioni regionali. Soggetti che presi dalla “frenesia dello scrivere”, discettano con estrema competenza su tutto, passando dall’alta chirurgia alle patate, ai cavoli e per finire alla “solita etica e moralità”.
Non sarebbe più opportuno che gli stessi soggetti ci portassero a conoscenza di quello che hanno prodotto in questi anni ? Per esempio: quante chilogrammi di patate o di cavoli hanno coltivato ?
Lo so cosa state pensando: sono tutti uguali, pensano ai “cavoli propri” !
Ma per tornare al punto dal quale eravamo partiti: ribadisco (ormai è da tempo che batto sullo stesso chiodo) che Reggio ha bisogno prima di ogni cosa di una “sanità normale”: questa è l’emergenza non la cardiochirurgia !
Reggio ha bisogno di un nuovo ospedale: aspetto con ansia(ma non ho dubbi) la designazione da parte del Comune del sito, dove dovrà sorgere il nuovo ospedale, con il successivo impegno pubblico, da parte dei candidati a Governatori, di reperire i soldi per la sua costruzione.
E’ necessario, nel frattempo, migliorare le condizioni igienico-strutturali e normative dell’esistente ospedale, con valorizzazione delle professionalità presenti (ne abbiamo avuto dimostrazione della loro esistenza), qualificazione del personale e dotazione di strumentazione all’avanguardia. Oggi non penso che possiamo “sopportare” la esosa spesa di gestione di una cardiochirurgia.
E’ necessario che siano attuate, al più presto, tutte le strategie manageriali atte a migliorare le condizioni esistenti: valorizzazione dell’ospedale Morelli, con l’attuazione di un centro di Onco-ematologia; accorpamento di alcuni reparti e servizi e “responsabilizzazione” dei dirigenti delle Unità Operative (tradotto vuol dire maggiore compartecipazione degli stessi nelle scelte).
Il medico e solo il medico può sapere cosa è utile per l’ammalato: dunque maggiore partecipazione e coinvolgimento della categoria nelle decisioni e nelle scelte che si vanno a fare: cosa serve per il paziente ?
E’ necessario ricordare che c’è bisogno, giusto per fare un esempio, di una chirurgia pediatrica di una chirurgia oncologia, di quella “famosa” Medicina Nucleare oltre, naturalmente, ad un pronto soccorso all’avanguardia.
Basta con le “arcinote barelle” in corsia ed i “ritardi diagnostici e terapeutici” legati ai disservizi vari: vogliamo una “banale sanità a misura di paziente”.
E la cardiochirurgia serve ancora ? Certo che serve…dopo che avremmo ricondotto alla norma quella che è la sanità con la quale il medico ed il paziente si confrontano giornalmente !
Gli interventi urgenti e “delicati” , come ampiamente dimostrato con le PP, si sono fatti e con ottimi risultati: adesso facciamo che la PP diventi la norma per chiunque ha bisogno di essere curato.

Antonio Nicolò – Consigliere Comunale

lunedì 4 gennaio 2010

ATTENTATO ALLA PROCURA GENERALE

Va fatta qualche riflessione, che va al di là della solidarietà, che tutti unisce, dal Capo dello Stato all’ultimo cittadino, per l’attentato alla Procura Generale. Mi spiego .
Due più due fanno quattro: è questa una tautologia matematica.
Se il cuore cessa di battere l’uomo muore: è questa una tautologia biologica.
Se qualcuno piazza una bomba alla Procura, bomba che poteva provocare una tragedia, è un delinquente, un mafioso ( a voler essere benevoli): è questa una tautologia etica.
C’è poco da “cincischiare”, c’è poco da fare teoremi, ipotesi e “corbellerie varie”: banalmente ci troviamo di fronte a dei criminali che si ribellano all’autorità dello Stato e che vogliono sostituirsi ad esso.
Gente che non ritiene di sottostare a delle leggi dello Stato, e che pensa a dover essere loro a dettare le leggi.
Dire che è un fatto grave, condannare, solidarizzare, manifestare, indignarsi, aumentare il livello di guardia può servire ma non basta !
E’ il momento di comprendere che ci vuole un po’ di sforzo in più da parte di ciascuno di noi.
E mi viene in mente la denuncia fatta a Bovalino da un commerciante, sottoposto all’attenzione della mafia per pagare il pizzo.
Questo signore, a chi lo intervistava, dichiarava semplicemente di “non sono un eroe”, perché riteneva di aver fatto “semplicemente” il proprio dovere: denunciare chi con la forza voleva estorcergli del denaro.
Questo signore aveva deciso di stare dalla parte dello Stato e lo ha fatto compiendo quel gesto che ogni cittadino dovrebbe fare: denunciare un’ illegalità.
Un fatto normale (cosi dovrebbe essere) appare ai nostri occhi come un fatto straordinario!
Cosi come ci lascia indifferenti il fatto che ogni sera ci siano due macchine bruciate o che, “una tantum”, viene distrutto un negozio dalla mafia.
Non è questa la normalità cosi come non sono normali in questa città tantissimi esempi di “mafiosità” (fatti di abusi di potere, prevaricazione, disprezzo delle regole e delle leggi) : la normalità è altra cosa.
Ecco perché gradisco poco le manifestazioni di solidarietà ed i buoni propositi (che comunque servono) e punterei a qualcosa di più concreto.
Bisogna scegliere da che parte stare e nello scegliere dobbiamo agire di conseguenza !
La mafia si può vincere ma a farlo deve essere lo Stato: cioè tutti noi ! La magistratura, la polizia, l’esercito, etc. etc. possono ottenere delle vittorie, ma non potranno debellare completamente il cancro sociale se non c’è la collaborazione di noi tutti.
Per esempio, la politica cosa deve fare ? Non certo un Consiglio Comunale straordinario per parlare, parlare e parlare.
Deve dare, con tutti i suoi rappresentanti, un buon esempio di Amministrazione e di gestione della “cosa pubblica”, di rettitudine e di moralità: abbiamo (e dobbiamo sentire) la responsabilità verso ogni singolo cittadino.
I partiti devono, al momento delle elezioni, proporre dei candidati che non siano indagati o che siano “vociferati”: insomma proprio come la moglie di Cesare che oltre ad essere onesta devono anche sembrarlo.
Deve scegliere tra i propri candidati gente di “indubbia e provata onestà” e che abbiano dimostrato (con i fatti) di essere stati utili già in qualche modo alla nostra società, svolgendo sino in fondo il proprio dovere.
Insomma bisogna agire secondo giustizia perché come diceva Aristotele, nella sua Etica Nicomachea ( dedicando un intero libro), la giustizia è la virtù più efficace, e né la stella della sera, né quella del mattino sono così meravigliose.
Noi crediamo che solo la Giustizia può rappresentare la migliore delle virtù ed è per questo che dobbiamo starle al suo fianco in maniera fattiva e non solo in maniera solidale.

Antonio Nicolò – Consigliere Comunale