venerdì 12 giugno 2009

NEANDERTHAL A REGGIO CALABRIA

Antonella Cinzia Marra, ricercatrice di Paleontologia- Paleoecologia e docente di “Paleontologia Evolutiva dei Vertebrati, ci ha fatto un bel regalo con la sua nuova pubblicazione “Neanderthal a Reggio Calabria” che è il primo volume della collana “Preistorie di Calabria” edito da Laruffa.
Trenta pagine (dense) da leggere “tutto di un fiato”, con leggerezza e con il piacere di scoprire un territorio (il nostro), mutato nel tempo, e che ricostruisce il nostro passato attraverso lo studio di un fossile.
Non semplicemente un documento per gli addetti ai lavori ma una storia (poetica) carica di umanità e che pone molti interrogativi.
Tutto ha inizio con il prezioso ritrovamento di un fossile da parte di Adolfo Berdar, nel 1970 in località Archi: un blocco compatto di ghiaia grossolana in cui vi era una mandibola umana. Piccola ma umana.
Questa scoperta ci porta a conoscenza che i Neandertaliani si erano spinti a Sud ed esisteva, 80.000 anni fa, una comunità anche a Reggio.
Un bambino Neandertaliano è la prova della loro presenza nel nostro territorio.
L’autrice, con la sua sensibilità, si pone e ci pone degli interrogativi: quali erano le emozioni e l’evoluzione della psiche nell’uomo di Neanderthal ?
La famiglia piangeva la morte di questo bambino ? I legami familiari erano cosi forti come i nostri ?
Ma la brava paleontologa (con l’amore e la passione che ha per il proprio lavoro) non si limita solamente a raccontare questa storia di un bambino Neanderthal a Reggio ma, con la competenza di una studiosa attenta e preparata e con l’animo della ricercatrice, ci rende edotti sulla geomorfologia del nostro territorio e ci consente di conoscere la fauna (ormai scomparsa) che popolava questo nostro territorio 100.000 anni fa.
Fauna composta dal grande Elefante Antico, dal Cervo Gigante e dall'Ippopotamo che sguazzava nei fiumi dell'antica pianurai San Francesco.
Ma chi pensa che “certi argomenti” possono essere solo oggetto di studio per pochi, da relegare tra stanze di fossili e “vecchiume vario”, sbaglia e Cinzia Marra ce lodimostra.
La lettura del suo libro lascerà una sensazione piacevole e il desiderio di voler approfondire l’argomento.
Grazie Cinzia !

Antonio Nicolò – Delegato alla Cultura al Comune di Reggio Calabria-

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