martedì 3 agosto 2010

IL GIOCO DEL GRANCHIO

Avrei preferito tacere, di fronte al solito “ teatrino politico ”, anche per non confondermi con i “ comici ”, i “ buffoni di corte “ e gli “ strateghi di giornata “
Insomma oscilliamo, come un pendolo, dalle barzellette di bar dello sport alle strategie politiche dell’ “autocrata “ di turno.
Per chi non ha il senso dell’umorismo ed è interessato ai problemi reali ( il banale e comune cittadino per intenderci ) viene difficile comprendere ed accettare questa pseudorealtà: infatti appare incomprensibile il “ mutare degli avvenimenti e degli uomini “ che non rientri nell’ eracliteo “ Panta rei “ del tutto scorre.
Non voglio parlare, in una maniera che potrebbe sembrare oscura, criptica ( chi vuole intendere intenda ), ma dare un “piccolo assaggio “ di quello che dirò a chiare lettere nei giorni che seguiranno.
Gli incapaci, gli inetti, gli amorali e gli umorali, la smettano di “ pontificare ” ! Gli incoerenti ed i pavidi non assumano atteggiamenti coraggiosi o di coerenza se poi non sanno sostenerli sino alla fine.
Comunque, aspettiamo la conclusione di questa “ fantastoria “ : i folletti, gli gnomi , i “ minuscoli spiritelli “ si sveleranno da soli ai nostri occhi.
Quello che a me interessa sono i fatti. Fatti che, “ volutamente”, vengono travisati dal “ cretino di turno “ e da chi pensa che la politica sia un realty show.
Infatti, alcuni protagonisti si comportano come se fosse la loro vita reale ( senza che lo sia ) e dove si costruisce una struttura di “ nomination “ e di eliminazione a ruota libera.
La politica, quella seria, è un’altra cosa !
Purtroppo c’è chi invece si è trovato per puro caso a fare il politico, senza averne la stoffa, e si è talmente calato nel ruolo da convincersi di esserlo veramente !
Al peggio non c’è mai fine e si danza sul “ baratro del ridicolo “, con uscite estemporanee di alcuni la cui capacità di parlare e scrivere dipende, al massimo, dal saper “ girare la ruota per scegliere la vocale “.
Basta, per carità di Dio ! Fate tacere gli stupidi e gli inetti.
La libertà e il merito non posso essere proclamati, e sbandierati ai quattro venti, se non prima lo si è dimostrato ( con i fatti) di essere veramente liberi e meritevoli. E’ questo fa parte della “ storia personale “ di ciascuno di noi !
Non si può inventare una “ storia “ o peggio ancora mettere sotto i piedi la “ storia “ degli altri.
Ecco la necessità dei partiti ( ad oggi ripeto inesistenti ), il rispetto dei ruoli, il rispetto delle regole, il rispetto verso i cittadini, il rispetto verso l’intelligenza altrui: insomma nessuno dovrebbe essere legittimato a parlare senza cognizione di causa !
Oggi, purtroppo, chiunque parla ! E non vado oltre.
C’è bisogno di chiarezza ed ognuno “ liberamente” può farlo ! Ma se ognuno di noi se sceglie di farlo lo faccia sino in fondo, altrimenti la smetta di “ ciarlare “ o di minacciare !
Ad una azione deve corrispondere una reazione uguale e contraria.
Il sottoscritto, è sempre disponibile a dare dimostrazione con i fatti che è in grado ( ” autonomamente “ ) di assumersi la responsabilità di ogni azione, a spiegarne le motivazioni e condurla sino alla fine.
La coerenza non è più una qualità in politica ! Per me lo è: sia in politica che nella vita.
Il “ gioco del granchio “ è vecchio come il cucco ! Si gioca facendo un passo avanti ed uno indietro, un giorno dicendo una cosa, ed il giorno dopo dicendone un'altra. Chi arriva prima alla verità, o chi la nasconde meglio vince!
Ciò non va bene. Le persone coerenti vadano nella direzione della coerenza quando sono messi di fronte ai fatti !
Lanciare accuse per difendersi non mi sembra un modo adeguato di comportarsi.
Il Governatore Scopelliti dovrà spiegare chi è “ la cricca “ di questa città. Alla stessa maniera Raffa dovrà spiegare chi, e perché quale motivo, gli “ impedisce “ di svolgere il proprio dovere.
Da capogruppo del Pdl al comune esigo delle risposte chiare e concrete da parte di ognuno.
Rivolgo un invito, a chi intende alimentare i dissensi per propri scopi, a mettersi da parte cosi come invito chiunque a non farsi strumentalizzare !
L’intento di un “ documento di diffida “ ( anche se con toni aspri e duri), firmato da quasi l’intera maggioranza del Consiglio e della Giunta, andava in questa direzione: dare la possibilità a Raffa di “ chiarirsi e di chiarire “. La sua sfiducia se tale voleva essere sarebbe potuta avvenire giorni prima all’ approvazione del bilancio. Anzi in quell’occasione si è dimostrato il contrario ! Se volevano le sue dimissioni li avremmo chiesti !
Invece, la città e noi tutti, reclamiamo chiarezza: è arrivato il momento di farla !
Al momento di candidarci, con Scopelliti Sindaco, ognuno di noi aveva scelto di condividere un “ progetto in itenere “: è quel progetto che vogliamo portare avanti ! Le candidature a Sindaco, le strategie politiche, le “logiche sottobanco” non ci interessano e altri dovrebbero essere deputati ad occuparsene, cioè i partiti.
Antonio Nicolò - Capogruppo Pdl al Comune di Reggio -

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