Il commissariamento, a questo punto della telenovela, rappresenta il “male necessario “ per la nostra città !
Questo è il mio personale convincimento.
Quando, irresponsabilmente, l’interesse del cittadino e della città non viene tutelato da chi è deputato a farlo è meglio “ scomparire “, “ eclissarsi “ e lasciare il posto ad altri per risolvere i problemi della città
Quando la politica non svolge il ruolo che gli compete ma risulta essere l’unico mezzo da cui trarre “sostentamento” o dare libero sfogo agli istinti più tribali non ci si può aspettare nulla.
Quel genio che era Marinetti aveva previsto tutto, nel promuovere quello che fu il genere poetico futurista.
Non aveva previsto una degenerazione di quelle che dovevano essere le “ parole in libertà “, con
l’abolizione di sintassi e punteggiatura.
Poteva anche essere un modo nuovo di scrivere, ma l’idea non era (certo) quella di affidare, a chi disconosce il significato delle parole o ne fa un uso “ deteriore ”, un’arma che può rivelarsi letale.
Ecco che “ le parole in libertà “ diventano parole espresse liberamente.
Senza assumersi la responsabilità (morale ) di ciò che si dice, senza preoccuparsi di dare un senso ad un discorso o sostenere una tesi anche se pur sbagliata: parole in libertà.
Comprendo che ognuno vive ed agisce per come ha sempre fatto; ma provate ad immaginare cosa fa un maiale nel salotto di casa vostra: ecco è la stessa cosa.
Il deterioramento di ogni cosa è la naturale conseguenza ( o la diretta conseguenza ) di questa nostra società dove, insegnare a dei bambini che la vita sulla terra si è evoluta da forme più elementari a più complesse diventa un’impresa ardua.
Cosi come è impensabile far comprendere che una cosa è il talk-show (nella sua versione peggiore) ed altra cosa è la politica !
Chi non possiede i “rudimenti”, i requisiti minimi del confronto civile ma solo quelli dello spettacolo e del cabaret difficilmente potrà comprendere il significato di un ragionamento che è frutto di un pensiero e di un substrato culturale costruito negli anni.
Se penso ai democristiani di trenta o quarant’anni fa mi sembrano giganti se paragonati ai “nanetti della politica” odierna.
In fondo è quello che Fruttero e Lucentini avevano anticipato: “ la prevalenza del cretino “
Il cretino è imperturbabile, la sua forza vincente sta nel fatto di non sapere di essere tale, di non vedersi né mai dubitare di sé: guai a scendere sul suo terreno ! Saresti un perdente.
Insomma. E’ il caso di dire: non c’è “ trippa per i gatti “.
A questo punto non rimane altro che la rassegnazione ! Anche quello di vedere commissariata la tua Città diventa un “male necessario “: ci liberiamo “ momentaneamente “ di taluni soggetti.
Personaggi che ritorneranno puntualmente, come un mal denti, se non si cura la “carie” che ha eroso alle radici questa nostra città.
Lo spettacolo è sotto gli occhi di tutti ed è il peggiore che si potesse offrire.
Dispiace prendere atto che si è nell’impossibilità di poter contribuire alla crescita culturale e civile di questa nostra terra: ecco “ spiegata “ la scelta di una Pivetti !
Impossibilitati in quanto il confronto è impari: da una parte chi ha dimostrato, con il proprio lavoro e con i propri studi, di appartenere a quella “società civile” dall’altra chi ha dimostrato esattamente il contrario.
Alla fine si cerca di ribaltare la situazione “mescolando ed intorpidendo con del liquame” le acque.
Anche una mela marcia in un sacco fa marcire tutte le mele ed in politica ( purtroppo ) il marciume non manca. Aspettiamo impazienti altri “ schizzi di fango “
Ma la città merita tutto ciò ? E’ una domanda sulla quale ognuno di noi è invitato a riflettere.
Antonio Nicolò Consigliere Comunale
Questo è il mio personale convincimento.
Quando, irresponsabilmente, l’interesse del cittadino e della città non viene tutelato da chi è deputato a farlo è meglio “ scomparire “, “ eclissarsi “ e lasciare il posto ad altri per risolvere i problemi della città
Quando la politica non svolge il ruolo che gli compete ma risulta essere l’unico mezzo da cui trarre “sostentamento” o dare libero sfogo agli istinti più tribali non ci si può aspettare nulla.
Quel genio che era Marinetti aveva previsto tutto, nel promuovere quello che fu il genere poetico futurista.
Non aveva previsto una degenerazione di quelle che dovevano essere le “ parole in libertà “, con
l’abolizione di sintassi e punteggiatura.
Poteva anche essere un modo nuovo di scrivere, ma l’idea non era (certo) quella di affidare, a chi disconosce il significato delle parole o ne fa un uso “ deteriore ”, un’arma che può rivelarsi letale.
Ecco che “ le parole in libertà “ diventano parole espresse liberamente.
Senza assumersi la responsabilità (morale ) di ciò che si dice, senza preoccuparsi di dare un senso ad un discorso o sostenere una tesi anche se pur sbagliata: parole in libertà.
Comprendo che ognuno vive ed agisce per come ha sempre fatto; ma provate ad immaginare cosa fa un maiale nel salotto di casa vostra: ecco è la stessa cosa.
Il deterioramento di ogni cosa è la naturale conseguenza ( o la diretta conseguenza ) di questa nostra società dove, insegnare a dei bambini che la vita sulla terra si è evoluta da forme più elementari a più complesse diventa un’impresa ardua.
Cosi come è impensabile far comprendere che una cosa è il talk-show (nella sua versione peggiore) ed altra cosa è la politica !
Chi non possiede i “rudimenti”, i requisiti minimi del confronto civile ma solo quelli dello spettacolo e del cabaret difficilmente potrà comprendere il significato di un ragionamento che è frutto di un pensiero e di un substrato culturale costruito negli anni.
Se penso ai democristiani di trenta o quarant’anni fa mi sembrano giganti se paragonati ai “nanetti della politica” odierna.
In fondo è quello che Fruttero e Lucentini avevano anticipato: “ la prevalenza del cretino “
Il cretino è imperturbabile, la sua forza vincente sta nel fatto di non sapere di essere tale, di non vedersi né mai dubitare di sé: guai a scendere sul suo terreno ! Saresti un perdente.
Insomma. E’ il caso di dire: non c’è “ trippa per i gatti “.
A questo punto non rimane altro che la rassegnazione ! Anche quello di vedere commissariata la tua Città diventa un “male necessario “: ci liberiamo “ momentaneamente “ di taluni soggetti.
Personaggi che ritorneranno puntualmente, come un mal denti, se non si cura la “carie” che ha eroso alle radici questa nostra città.
Lo spettacolo è sotto gli occhi di tutti ed è il peggiore che si potesse offrire.
Dispiace prendere atto che si è nell’impossibilità di poter contribuire alla crescita culturale e civile di questa nostra terra: ecco “ spiegata “ la scelta di una Pivetti !
Impossibilitati in quanto il confronto è impari: da una parte chi ha dimostrato, con il proprio lavoro e con i propri studi, di appartenere a quella “società civile” dall’altra chi ha dimostrato esattamente il contrario.
Alla fine si cerca di ribaltare la situazione “mescolando ed intorpidendo con del liquame” le acque.
Anche una mela marcia in un sacco fa marcire tutte le mele ed in politica ( purtroppo ) il marciume non manca. Aspettiamo impazienti altri “ schizzi di fango “
Ma la città merita tutto ciò ? E’ una domanda sulla quale ognuno di noi è invitato a riflettere.
Antonio Nicolò Consigliere Comunale