La tentazione è forte, e si ripresenta ciclicamente sempre con più maggiore intensità, ed è quella di lasciar perdere privilegiando una vita solitaria da eremita. Ma alla fine prevale il buonsenso,
anche se non di continuare a lottare, di dire almeno liberamente le cose come stanno.La decisione del Governo di far pagare (attraverso un aumento delle tasse) ai calabresi il deficit della sanità, derivante dallo sperpero, dalle ruberie varie e dalla cattiva gestione, mi sembra cosa buona e giusta ed un atto dovuto. Certo saranno in pochi a capirlo ed accettarlo: le punizioni si sa non vengono mai graditi, ne tantomeno desiderate da nessuno.Ma se di punizione trattasi (come cosi è realmente e lo dico a “ciglio asciutto”), questa deve servire, alla fine, per trarne una morale: chi rompe paga ed i cocci sono suoi.Infatti da tutto questo “disastroso e disastrato mondo politico calabrese” non ci si poteva aspettare un risultato diverso! A nulla servono i buoni propositi e le “promesse illusorie”, ci vogliono i fatti, quelli concreti e tangibili e che non si prestano a fraintendimento alcunoSe è vero, come è vero, che tale decisione del Governo è la risultanza di una “gestione allegra” da parte di una “combriccola politica” (altrettanto allegra), eletta da cittadini superficiali e poco attenti, ne deriva la naturale conseguenza che a pagare debbano essere i cittadini stessi. Ed i politici ? I politici che sono i maggior artefici del disastro continueranno a “bivaccare e bighellonare” senza colpo ferire ?E no ! Troppo comodo ed anche troppo semplice se a farne le spese devono essere solo i cittadini (peraltro alcuni onesti e molti inconsapevoli). E chiaro che il cittadino deve “responsabilizzarsi” e produrre una classe politica seria e non i “soliti lestofanti” ed anche incominciare a pretendere fatti. Un rimedio deve pur esserci affinchè si incominci a riavere fiducia: pagare le tasse non deve essere vissuto dal cittadino come una punizione senza peraltro “beneficiare” di quello che è un diritto naturale: una sanità che funzioni.Mi permetto di dare un suggerimento, naturalmente se la nuova classe dirigente regionale vuol dimostrare di fare sul serio, ed è questo: dimezziamo il compenso dei consiglieri regionali e tagliamo le “spese esose” di questo carrozzone regionale. Infatti la nostra è una regione dove si spende per la politica più che in altri regioni (dove le cose funzionano). Faccio notare, a qualche persona poco attenta, che ancora oggi, gran parte dei consiglieri, o politici che occupano ruoli importanti di sottogoverno, facevano parte della “combriccola” che ha determinato il disastro della sanità calabrese !Faccio notare che il federalismo fiscale và in questa direzione: ogni regione deve sapersi gestite con le proprie forze. Questo vuol dire (ed il segnale del Governo oggi è chiaro) che la classe politica, delegata a rappresentare il cittadino, deve “rassegnarsi” ed abbandonare le logiche sino ad oggi seguite: il proprio tornaconto ! Nessuno può pensare di “scaricare” su altri responsabilità personali. Ergo privilegiamo le professionalità, le competenze e l’onestà pena un dissesto peggiore di quello sin qui prodotto.Richiamo al senso di responsabilità la categoria medica che sino ad oggi ha consentito (rendendosi cosi complice) che la sanità andasse alla deriva: bisogna anteporre l’interesse generale a quello personale. Il garante della salute del cittadino è (e lo sarà sempre) il medico !Reggio (parliamo della nostra realtà) ha la necessità di avere un “nuovo ospedale”, come ho più volte ribadito, ed è in questa lungimirante prospettiva che bisogna lavorare. Naturalmente l’ospedale esistente, sino a quando non verrà realizzato il nuovo, dovrà essere messo in condizioni di poter garantire una qualità “decente” di sanità, che potrà essere realizzata con una modica spesa, principalmente con la scelta di dirigenti validi che hanno a cuore il problema: daremo cosi dimostrazione che qualcosa vuole cambiare anche qui in Calabria. Solo allora il cittadino sarà motivato a pagare le tasse avendo la certezza che i propri diritti saranno garantiti. Altrimenti, come si dice in questi casi, il cittadino sarà costretto a subire oltre il danno anche la beffa!
anche se non di continuare a lottare, di dire almeno liberamente le cose come stanno.La decisione del Governo di far pagare (attraverso un aumento delle tasse) ai calabresi il deficit della sanità, derivante dallo sperpero, dalle ruberie varie e dalla cattiva gestione, mi sembra cosa buona e giusta ed un atto dovuto. Certo saranno in pochi a capirlo ed accettarlo: le punizioni si sa non vengono mai graditi, ne tantomeno desiderate da nessuno.Ma se di punizione trattasi (come cosi è realmente e lo dico a “ciglio asciutto”), questa deve servire, alla fine, per trarne una morale: chi rompe paga ed i cocci sono suoi.Infatti da tutto questo “disastroso e disastrato mondo politico calabrese” non ci si poteva aspettare un risultato diverso! A nulla servono i buoni propositi e le “promesse illusorie”, ci vogliono i fatti, quelli concreti e tangibili e che non si prestano a fraintendimento alcunoSe è vero, come è vero, che tale decisione del Governo è la risultanza di una “gestione allegra” da parte di una “combriccola politica” (altrettanto allegra), eletta da cittadini superficiali e poco attenti, ne deriva la naturale conseguenza che a pagare debbano essere i cittadini stessi. Ed i politici ? I politici che sono i maggior artefici del disastro continueranno a “bivaccare e bighellonare” senza colpo ferire ?E no ! Troppo comodo ed anche troppo semplice se a farne le spese devono essere solo i cittadini (peraltro alcuni onesti e molti inconsapevoli). E chiaro che il cittadino deve “responsabilizzarsi” e produrre una classe politica seria e non i “soliti lestofanti” ed anche incominciare a pretendere fatti. Un rimedio deve pur esserci affinchè si incominci a riavere fiducia: pagare le tasse non deve essere vissuto dal cittadino come una punizione senza peraltro “beneficiare” di quello che è un diritto naturale: una sanità che funzioni.Mi permetto di dare un suggerimento, naturalmente se la nuova classe dirigente regionale vuol dimostrare di fare sul serio, ed è questo: dimezziamo il compenso dei consiglieri regionali e tagliamo le “spese esose” di questo carrozzone regionale. Infatti la nostra è una regione dove si spende per la politica più che in altri regioni (dove le cose funzionano). Faccio notare, a qualche persona poco attenta, che ancora oggi, gran parte dei consiglieri, o politici che occupano ruoli importanti di sottogoverno, facevano parte della “combriccola” che ha determinato il disastro della sanità calabrese !Faccio notare che il federalismo fiscale và in questa direzione: ogni regione deve sapersi gestite con le proprie forze. Questo vuol dire (ed il segnale del Governo oggi è chiaro) che la classe politica, delegata a rappresentare il cittadino, deve “rassegnarsi” ed abbandonare le logiche sino ad oggi seguite: il proprio tornaconto ! Nessuno può pensare di “scaricare” su altri responsabilità personali. Ergo privilegiamo le professionalità, le competenze e l’onestà pena un dissesto peggiore di quello sin qui prodotto.Richiamo al senso di responsabilità la categoria medica che sino ad oggi ha consentito (rendendosi cosi complice) che la sanità andasse alla deriva: bisogna anteporre l’interesse generale a quello personale. Il garante della salute del cittadino è (e lo sarà sempre) il medico !Reggio (parliamo della nostra realtà) ha la necessità di avere un “nuovo ospedale”, come ho più volte ribadito, ed è in questa lungimirante prospettiva che bisogna lavorare. Naturalmente l’ospedale esistente, sino a quando non verrà realizzato il nuovo, dovrà essere messo in condizioni di poter garantire una qualità “decente” di sanità, che potrà essere realizzata con una modica spesa, principalmente con la scelta di dirigenti validi che hanno a cuore il problema: daremo cosi dimostrazione che qualcosa vuole cambiare anche qui in Calabria. Solo allora il cittadino sarà motivato a pagare le tasse avendo la certezza che i propri diritti saranno garantiti. Altrimenti, come si dice in questi casi, il cittadino sarà costretto a subire oltre il danno anche la beffa!
Nessun commento:
Posta un commento