lunedì 31 agosto 2009

LA BOLGIA INFERNALE DELLA SANITA': COME USCIRNE


Credo che bisogna essere chiari (se possibile sino in fondo) sull’emergenza sanitaria in Calabria: avere idee precise per tentare l’uscita dalla “bolgia infernale” in cui ci troviamo.
La vergogna che dovrebbe indurre a tacere la classe politica Calabrese tutta, la rabbia ed il dolore dei parenti delle vittime della malsanità, il silenzio incomprensibile della categoria medica, l’impotenza e la rassegnazione dei pazienti/cittadini, il ruolo poco chiaro dei media, sono tutte cose che debbono essere considerati senza infingimenti e con la massima libertà ed onestà se vogliamo venirne fuori: insomma parliamo chiaramente e diciamo le cose come stanno sino in fondo !
La classe politica (tutta, e sottolineo tutta!), unica e vera responsabile dello sfacelo della sanità calabrese dovrebbe avere almeno il pudore di tacere, il buonsenso di mettersi da parte (considerato il fallimento), di nascondersi agli occhi della gente o, in alternativa, agire concretamente.
Dalle parole di questi signori appare chiara la “disonesta intellettuale”: la Lo Moro accusa Loiero di aver affossato la sanità calabrese negli ultimi due anni e Loiero di rimando ricorda alla Lo Moro che lei stessa aveva detto che non esiste deficit nella sanità calabrese (oggi sappiamo esistere il dissesto economico, la bancarotta).
Ricordo due dichiarazioni/proclami fatte dagli stessi e che rendono il “senso del ridicolo” di questi signori!
Loiero (dopo i primi decessi di malasanità): mai più morti simili in Calabria ! Lo Moro: la sanità calabrese funziona perfettamente !
Facile a parole fare proclami simili (ahime riportati anche dai giornali e dalle televisioni !).
Oggi il centrodestra (in prossimità delle elezioni regionali) con i suoi consiglieri alza la testa per gridare allo scandalo ed alla catastrofe, dopo aver contribuito allo sfacelo (durante la propria gestione) ed aver taciuto durante questa legislatura di centro-sinistra (in quanto connivente).
La relazione della commissione Serra/Riccio è sufficientemente chiara ed esplicativa sulla situazione: commistione politico/mafiosa, sprechi e ruberie varie, Direttori Generali non in possesso dei titoli, ospedali fatiscenti e non a norma.
I correttivi dovevano andare in tale direzione: chiusura/riconversione di alcuni ospedali, taglio agli sprechi, controllo e sanzioni per evitare le truffe, personale qualificato e titolato alla guida delle aziende ospedaliere. Nulla di tutto ciò è stato fatto.
Ed allora ripartiamo da questo benedetto commissariamento per rimettere ordine nella sanità calabrese: non è certo la panacea ma almeno “rimarchiamo” l’inefficienza politica !
I medici, in gran parte validi professionisti, devono capire che è giunto il momento di dire basta: devono partecipare in maniera attiva alla gestione della sanità, denunciare chi non li mette nelle condizioni adeguate a svolgere il proprio lavoro (carenza di strutture, tecnologie avanzate e personale qualificato): non basta compiere il proprio dovere perché il più delle volte si è coinvolti in situazioni delle quali non si ha alcuna responsabilità personale (fermo restando che chi viene riconosciuto colpevole, dopo sentenze certe, debba pagare).
I pazienti debbono stare dalla parte del medico e viceversa: da questa sinergia si può porre freno all’arroganza del potere politico ed al malaffare della sanità ! Entrambi (medico/paziente) devono essere supportati dai media: anche giornali e televisioni debbono contribuire alla “costruzione della sanità calabrese” ormai ridotta da anni come l’autostrada Salerno-Reggio
E’ il momento questo di dare segnali forti di concretezza se si vuole uscire dalla stagnazione e dal putridume.
Personalmente aspetto la risposta dell’individuazione ed assegnazione del sito per costruire il nuovo ospedale a Reggio cosi come aspetto da chi è alla gestione della sanità calabrese una risposta adeguata al problema: riconversione e taglio di ospedali inutili e costruzione di nuove ed adeguate strutture; costruzione di un’efficiente e tempestiva rete di emergenza-urgenza.
E non sarà certamente un caso che il primato di sprechi e di pericolosità delle strutture sanitarie sia dalle nostre parti.
Qui tutto va tutto a rilento, prevale l’arroganza, l’incompetenza, il malaffare, la corruzione e cosa più grave di tutto…….l’impunità.Antonio Nicolò –Capogruppo Pdl al Comune di Reggio-

domenica 30 agosto 2009

LE SOCIETA' MISTE: QUALE UTILITA' ?


Società miste ? Non meniamo il can per l’aia né (tanto meno) cerchiamo di cincischiare, per non affrontare il problema in maniera seria.
Tra proposte di commissioni d’inchiesta (bipartisan), tra richieste di sedute di consiglio comunale ad hoc, tra messaggi “subliminari” di eccessivo costo per il Comune (40 milioni di euro l’anno di spesa corrente) e tra inviti alla trasparenza si preferisce giocare anzichè andare dritto al cuore del problema.
Se me lo consentite lo farò io, com’ è mio solito fare, e dunque dirò tout court che la strada di qualche società mista va abbandonata !
Questa mia riflessione nasce da un “comune sentire” di molti consiglieri di maggioranza, e non,fermo restando che la soluzione deve essere rapida (anche se non indolore) al fine di evitare conseguenze peggiori.
Le scelte debbono essere fatte con valutazioni che attengono all’efficienza, all’economicità e all’efficacia dei servizi stessi e che sia pertanto in relazione alle esigenze proprie della collettività.
Ma per fare ciò è necessario aprire un confronto, un dibattito sulle società miste non più procrastinabile.
Il tutto per comprendere, considerato che parliamo di soldi (anche) pubblici, se la società sta portando a termine la “missione” di esercizio di attività a rilievo pubblico che le è stata affidata: ecco che il bilancio passa in secondo ordine se tale società non adempie a pieno al ruolo che le è stato assegnato!
Posizioni di comodo o di rendita non possono e non debbono essere più consentite a nessuno: la valutazione deve essere scevra da qualsiasi forma di “sostentamento”.
Se una società mista è antieconomica senza ombra di dubbio deve essere sciolta !
La richiesta di un consiglio comunale incentrato sul tema delle società miste è stata avanzata da numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione: è necessario discutere, valutare, ascoltare, proporre, progettare e se necessario…….tagliare.
Il nostro caro Presidente preso com’è dai “segreti di Pulcinella” non ha trovato ancora il tempo per convocare questo ed altri consigli comunali su temi altrettanto importanti.
Ma come si sa la politica è diventata l’arte della finzione, l’arte di rendere credibili anche le cose più assurde ed oltre a questo ormai sta diventando…. l’arte della comicità: si fa a gara a chi riesce a far ridere di più.
Ed allora credo sia giunto il momento di affrontare seriamente il “problema società miste” ed il posto più adatto per farlo (vi sembrerà strano) è il consiglio comunale.
Il tutto previa audizione e relazione pubblica dei presidenti delle società, acquisizione di atti importanti per una corretta valutazione (anche attraverso una eventuale commissione) per giungere al fine (responsabilmente) a delle decisioni che siano a tutela dei cittadini contribuenti: i soldi pubblici vanno spesi ed investiti ma…..in maniera adeguata e soprattutto utile al cittadino.
Se qualcosa non và per il verso giusto, o secondo gli intendimenti per la quale era nata, non vi deve essere nessuna difficoltà a riconsiderarla alla luce di fatti nuovi ed acclarati!

Antonio Nicolò – Capogruppo Pdl in Consiglio Comunale -

mercoledì 19 agosto 2009

UN NUOVO OSPEDALE PER REGGIO

Quello che è emerso dal convegno politico della sinistra , mascherato da conferenza stampa, tenutosi all’Azienda Ospedaliera, non è nulla di più rispetto a quello che già si sapeva: un ospedale fatiscente, con il 65% delle attrezzature obsolete, che deve essere “messo a norma”, da ristrutturare e che dovrà continuare ad essere un cantiere aperto da qui ai prossimi venti anni.
Il tutto con una “modica spesa” di 100 milioni di euro…quanti basterebbero per costruire un ospedale nuovo di zecca.
Ma la cosa che più lascia perplessi è l’indifferenza e la mancanza di programmazione.
Per quel che mi riguarda la cosa più interessante è che incomincia a “prendere corpo” la mia idea della costruzione di un ospedale nuovo.
Infatti a ribadire questo concetto (anche se a denti stretti) è stato il duo Naccari-Tripodi che nella loro performance non hanno potuto fare a meno di ammetterlo !
E già perché la necessità della costruzione di un nuovo ospedale, cari signori, non può essere più nascosta !
Dico subito il mio timore: l’idea della costruzione di un nuovo ospedale può essere utilizzata da chicchessia come specchietto per le allodole, da utilizzare al bisogno !
Ma vale la pena correre questo rischio ! Almeno se ne parla !
La realtà, oggi, non è confortante !
Insomma, siamo pronti a buttare un sacco di soldi nel tentativo di “rattoppare”questo nostro “caro vecchio ospedale” consapevoli che comunque resterà sempre una struttura vetusta ed obsoleta.
Parlare di costruzione di un nuovo ospedale, a questo punto, non è certo lungimiranza politica ma un non voler voltare lo sguardo da un’altra parte di fronte a cosi tanto degrado.
Per quel che mi riguarda ed è di mia competenza un “pressing” a questa Amministrazione lo sto facendo.
Uno staff tecnico del Comune, su disposizione del Sindaco, è già all’opera per individuare e destinare l’area dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale: nessuno può tirarsi indietro pena il collasso della sanità a Reggio.
Cosi come si costruiscono ospedali nuovi dappertutto è necessario che anche a Reggio ciò venga fatto !
Sia per la prospettiva, ormai non tanto futura, di un’area metropolitana ed anche perché ormai tutta la provincia fa riferimento all’ospedale di Reggio.
Più si accelerano i tempi e meno sarà lo spreco economico e, certamente, si avrà un conseguenzale miglioramento nelle prestazioni sanitarie.
Tradotto vuol dire che tutta la classe politica reggina deve “necessariamente” coalizzarsi intorno a questo progetto per giungere rapidamente all’ unica soluzione che soddisfi tutti e principalmente l’ammalato: continuare con la solita logica significa contribuire a peggiorare la sanità in Calabria!
Sinteticamente e per concludere: molti ospedali inutili e fatiscenti vanno chiusi e pochi ospedali moderni e di nuova concezione vanno costruiti.


Antonio Nicolò- Capogruppo Pdl al Comune






venerdì 7 agosto 2009

NON ACCETTO IL SILENZIO SUL NUOVO OSPEDALE

Mi sforzo, ancora una volta, di affrontare in maniera seria un problema importante, quale è quello relativo all’ospedale cittadino, con la speranza di non trovare l’indifferenza, il pressappochismo e (a voler essere benevoli) la superficialità dall’altra parte!

Non possiamo più cincischiare ed è necessario che iniziamo ad individuare il sito per il futuro nuovo ospedale della città di Reggio.
Accogliamo con piacere la notizia dei quattro nuovi ospedali che verranno costruiti in Calabria, un territorio dove il degrado e l’incuria regnano sovrani !
Bene! Era ora, ma principalmente era necessario, e per questo siamo soddisfatti ma… iniziamo a gettare le basi anche per un nuovo ospedale a Reggio.
E facciamolo, non certo per spirito di emulazione ma, con la consapevolezza che esiste una “reale ed impellente necessità”: una scelta improrogabile e che non ammette alcun ritardo !
Sfido qualsiasi “stupido avventuriero” a dimostrarmi che mi sto sbagliando nelle mie valutazioni e che, pertanto, mi sono “bevuto il cervello”!
Accetto qualsiasi confronto ma… non accetto il silenzio, il menefreghismo e la rassegnazione !
Siamo seri ! Cerchiamo, solo per un attimo, di usare il cervello e non insistiamo a continuare a “navigare nelle acque stagnanti e paludose” della nostra grettezza mentale!
Ed allora il primo passo è, indubbiamente, quello di stabilire il luogo dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale.
Dico questo dando per scontato che siamo tutti consapevoli dell’esigenza di avere al più presto un ospedale funzionale, moderno e che sappia rispondere alle esigenze della cittadinanza reggina ! Se qualcuno è scettico al riguardo farebbe bene a documentarsi prima di parlare !
E per il sito, da destinare per la costruzione, non vi è alcun dubbio che debba occuparsene questa Amministrazione !
Deve certamente essere un luogo posto nella vicina periferia della città, già ben collegato con le grosse arterie stradali, e facilmente raggiungibile !
Un luogo abbastanza ampio da permettere di avere una struttura con una concezione nuova a “sviluppo orizzontale” (che occupa più spazio ma estremamente funzionale), con locali adeguati per reparti e servizi, un pronto soccorso moderno ed attrezzato, parcheggi (per i dipendenti e l’utenza) ed ampio verde attrezzato.
Soffermiamoci solo un attimo a riflettere e guardare in faccia la realtà: tanti e troppi sono i lavori che debbono essere affrontati nell’attuale ospedale reggino.
Lavori di ristrutturazione, di messa a norma, di ampliamento delle strutture e quanto altro che devono necessariamente essere fatti ( per legge)e che comportano una spesa enorme.
Con il risultato di avere, comunque, un ospedale sempre vecchio e poco funzionale !
Bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà ed affrontare il problema in maniera definitiva e nel migliore dei modi: anche uno stupido capirebbe i vantaggi di costruire un nuovo ospedale a fronte dello spreco di tanti soldi che necessariamente debbono essere spesi in una struttura fatiscente qual’ è oggi l’ospedale.
E poi desidererei che, chi ne ha il compito, verificasse se è stato fatto il collaudo dell’ospedale per capire in caso di sisma quale sia la tenuta della struttura.
Credo (anzi sono certo!) che questa verifica non sia mai stata fatta e dunque, come potete ben comprendere, siamo nelle mani del buon Dio (nella migliore delle ipotesi) o della Natura !
La mia proposta, della costruzione di un nuovo ospedale, ha già trovato ampio consenso non solo tra gli operatori sanitari ma anche tra i cittadini (crescono a dismisura le adesioni su Facebook!) ed è sostenuta anche dal Sindaco della nostra città.
L’estrema sensibilità, la lungimiranza politica, la voglia di fare grandi cose per Reggio e l’interesse per la salute del cittadino da parte del nostro Sindaco, ha fatto si che questa Amministrazione si attivasse, già da subito (e responsabilmente), ad individuare un luogo da destinare per la costruzione di un nuovo ospedale ! Svegliamoci dal letargo e lavoriamo tutti, responsabilmente, per un nuovo ospedale

mercoledì 5 agosto 2009

VERGOGNA !!!!


Vergogna ! Questa è la “parolina magica” che spiega tutti i problemi della sanità in Calabria.
E’ proprio vero, ormai non si riesce più a provare vergogna per nulla ! Nemmeno di fronte alla sofferenza ci si vergogna !
Vergogna per quello che non si riesce a voler dare o a voler fare: esiste solo l’indifferenza !
L’indifferenza di una società che pensa al proprio utile, al proprio tornaconto,all’effimero, al superfluo, alla sopraffazione ed al menefreghismo imperante: una società votata al suicidio !
Ma questo non sembra interessare più di tanto: ci si è talmente inariditi nell’animo ed è tanto l’egoismo che si è disposti a calpestare tutto e tutti…compresi gli ammalati, chi soffre e chi ha bisogno di aiuto! Per questo vergogna !
Vergogna dovrebbe provare chi non ha il coraggio di svelare, di mettere in chiaro una realtà drammatica e triste, chi non ha il coraggio di parlare!
Vergogna dovrebbe provare chi cerca di “occultare” tale realtà per favorire il Potere Politico o un”affarismo becero” !
E di questi “personaggi” ne abbiamo anche troppi ! Persone che (purtroppo) occupano posti dove avrebbero la possibilità di parlare, decidere, porre rimedi, denunciare e condannare: ma tutto tace, tutto si banalizza, tutto si riduce a puro chiacchiericcio: complimenti!
Vergogna per chi non riesce a gridare in faccia il proprio disprezzo a quei signori, che della sanità dovrebbero occuparsene in maniera seria, ed invece utilizzano il proprio ruolo per interessi personali: siano essi politici, sindacalisti, direttori, medici e quanto altro !
Vergogna per chi tace dell’esistenza di un “sistema ufficiale” di potere politico-mafioso e per chi non lo combatte !
La mappa del potere sanitario della Calabria è alla vista di tutti, praticamente ufficiale, scontata nella sua sfrontatezza.
Politici accattoni che non provano vergogna nel tradire le aspettative di chi li ha delegati: la cattiva politica nella Sanità è peggio della 'ndrangheta; senza la cattiva politica mafiosi e affaristi non potrebbero fare niente.
A questi signori (si fa per dire) non li ferma nessuno…neanche la vergogna !
Vergogna dovrebbe provare chi costringe l’ammalato a non avere una struttura pulita e decorosa.
Vergogna per chi non riesce a garantire il minimo indispensabile di assistenza sanitaria al cittadino.
Vergogna per chi fa finta di non vedere, per chi preferisce pensare che non ci sia una soluzione e dunque è meglio lasciar perdere.
Vergogna per chi pensa che fare il proprio dovere basta: no! Non basta fare il proprio dovere ma bisogna indignarsi e protestare con ogni mezzo !
Vergogna per chi non lotta per rompere una sacca di privilegi e per chi si gira dall’altro lato per non guardare !
Vergogna ed ancora vergogna per chi non ha rispetto della sofferenza umana, per chi non riesce a dare un po’ d’amore all’ammalato, per chi ha il compito di tutelare la salute del cittadino ed invece se ne disinteressa, per chi gestisce la sanità solo quale strumento di affari e per elargire favori a parenti ed amici !
Vergogna e solo vergogna dovremmo tutti provare di fronte agli ammalati se non siamo coscienti di aver fatto tutto il nostro dovere ed invece…….non si prova più vergogna !! Anche per questo dovremmo provare Vergogna.
Antonio Nicolò – Capogruppo Pdl al Consiglio Comunale-