A Don Chisciotte
Don Chisciotte, vecchio paladino, gran vagabondo,
invano la folla assurda e vile ride di te:
la tua morte fu un martirio e la tua vita un poema,
e i mulini a vento avevano torto, mio re!
Va', non fermarti, va', protetto dalla tua fede,
sul tuo destriero fantastico che io amo,
va', spigolatore sublime! - gli oblii della legge
sono più numerosi, più grandi, di un tempo.
Hurrah! noi ti seguiamo, noi, i poeti santi,
dai capelli cinti di follia e di verbena.
Guidaci all'assalto delle grandi fantasie,
e presto, nonostante i tradimenti,
sventolerà l'alato stendardo delle Poesie
sul cranio canuto dell'inetta ragione!
Marzo 1861. (Poesia scritta da Paul Verlaine)
Don Chisciotte, vecchio paladino, gran vagabondo,
invano la folla assurda e vile ride di te:
la tua morte fu un martirio e la tua vita un poema,
e i mulini a vento avevano torto, mio re!
Va', non fermarti, va', protetto dalla tua fede,
sul tuo destriero fantastico che io amo,
va', spigolatore sublime! - gli oblii della legge
sono più numerosi, più grandi, di un tempo.
Hurrah! noi ti seguiamo, noi, i poeti santi,
dai capelli cinti di follia e di verbena.
Guidaci all'assalto delle grandi fantasie,
e presto, nonostante i tradimenti,
sventolerà l'alato stendardo delle Poesie
sul cranio canuto dell'inetta ragione!
Marzo 1861. (Poesia scritta da Paul Verlaine)