Il Consiglio di Stato, finalmente, ha risolto (spero) definitivamente il problema dei Bronzi, che da sempre è stato motivo di discussione nella nostra città, consentendone l’eventuale clonazione .
Se cosi stanno le cose possiamo (volendo) impegnarci affinché si riproducano quanti più guerrieri possibili tali da costituire un esercito, cosi numeroso, da poter conquistare il mondo !
Invaderemmo le città, le metropoli, le regioni e le nazioni ed in breve tempo saremmo al “centro del mondo”.
Ho voluto esasperare la clonazione (so che è limitata alla “parte scientifica”e spero alla coscienza) solo per far comprendere sin dove arriva la nostra stupidità.
E meno male che (mi riferisco alla stupidità) non la possono clonare, altrimenti creeremmo danni !
Nell’era del cretino, purtroppo molte decisioni vengono presi da….cretini e, pertanto, il risultato non può che essere catastrofico.
Da quasi trenta anni questi guerrieri, che rappresentano un patrimonio culturale ed artistico di valore universale, non sono stati valorizzati ne utilizzati al fine di incrementare quella cosa di cui tutti e da sempre si riempiono la bocca: il turismo.
Pensate, è come avere Pelè e Maradona insieme nella Reggina e tenerli in panchina !
Forse sarebbe stato meglio se li avessimo lasciati nel fondale melmoso del Mare Ionio, invece di collocarli nelle acque stagnanti di questa palude che è la nostra città.
Quello che voglio dire (ove non fosse stato chiaro) è che parlare di opportunità di trasferimento, di collocazione solo per essere schierati l’un l’altro armati è da stupidi !
Parlare di un progetto, di un’idea, di un sogno da realizzare per questi guerrieri e per la nostra città che li ospita, ha un senso…..altrimenti rimane solo “mediocre e stucchevole poesia” fatta da “venditori di pentole” per massaie un poco tonte.
Ha senso confrontarsi su quale possa essere il mezzo migliore per sfruttare questi capolavori, che il mare ci ha regalato; in che maniera e con quale mezzi possiamo veicolare la loro immagine nel mondo per stimolare la curiosità e l’interesse dei turisti; come integrarli e farli entrare in un “circuito artistico” virtuoso da proporre al visitatore; come valorizzare la loro immagine trovando una giusta collocazione che non sia un “angusto spazio museale” ed, infine, tutto ciò che può produrre utilità per il turismo a Reggio.
Nel dire queste cose non mi aspetto di essere proposto per il Premio Nobel (considerato la banalità della riflessione) ma invitare chi legge a cercare di capire del perché non se ne parla.
Perché non si organizzano studi, si abbozzano progetti, non si fanno convegni dove si discuta di questo e di quanto altro possa servire alla crescita turistica e culturale del territorio ?
Perché ci si accapiglia sui pettegolezzi e sulle voci da corridoio ? Perché la buttiamo sempre in politica ? Perché pur di far un dispetto alla parte politica avversa non tentiamo (solo un tentare) un dialogo costruttivo ?
Ve lo dico io !! Siamo piccini, “nanerottoli insipidi” ed inconcludenti ! Pensiamo sempre e solo al vantaggio personale o politico incuranti del danno che arrechiamo alla comunità !
E questo discorso è valido per ogni cosa che riguardi il “famoso e fumoso” bene comune.
Bisogna voltar pagina (anche se la vedo difficile) se vogliamo riacquistare un pochino di credibilità, dobbiamo essere più concreti e più rapidi nel fare, lenti a promettere ma veloci a mantenere e soprattutto dobbiamo amare la nostra città ed i nostri concittadini.
Questa possibilità della clonazione dei Bronzi, che il Consiglio di Stato ci ha regalato, spero divenga anche una possibilità per “aprire” le menti ottuse di chi detiene il potere al fine di fare quello che sino ad oggi non è stato fatto: utilizzare al meglio quello che potrebbe essere il nostro petrolio in Calabria e cioè i Bronzi di Riace.
Altrimenti continueremo a fare come gli abitanti di Abdera che litigavano per l’ombra dell’asino.
Capito beduini !!
Antonio Nicolò – Capogruppo Pdl del Comune di Reggio Calabria -
Se cosi stanno le cose possiamo (volendo) impegnarci affinché si riproducano quanti più guerrieri possibili tali da costituire un esercito, cosi numeroso, da poter conquistare il mondo !
Invaderemmo le città, le metropoli, le regioni e le nazioni ed in breve tempo saremmo al “centro del mondo”.
Ho voluto esasperare la clonazione (so che è limitata alla “parte scientifica”e spero alla coscienza) solo per far comprendere sin dove arriva la nostra stupidità.
E meno male che (mi riferisco alla stupidità) non la possono clonare, altrimenti creeremmo danni !
Nell’era del cretino, purtroppo molte decisioni vengono presi da….cretini e, pertanto, il risultato non può che essere catastrofico.
Da quasi trenta anni questi guerrieri, che rappresentano un patrimonio culturale ed artistico di valore universale, non sono stati valorizzati ne utilizzati al fine di incrementare quella cosa di cui tutti e da sempre si riempiono la bocca: il turismo.
Pensate, è come avere Pelè e Maradona insieme nella Reggina e tenerli in panchina !
Forse sarebbe stato meglio se li avessimo lasciati nel fondale melmoso del Mare Ionio, invece di collocarli nelle acque stagnanti di questa palude che è la nostra città.
Quello che voglio dire (ove non fosse stato chiaro) è che parlare di opportunità di trasferimento, di collocazione solo per essere schierati l’un l’altro armati è da stupidi !
Parlare di un progetto, di un’idea, di un sogno da realizzare per questi guerrieri e per la nostra città che li ospita, ha un senso…..altrimenti rimane solo “mediocre e stucchevole poesia” fatta da “venditori di pentole” per massaie un poco tonte.
Ha senso confrontarsi su quale possa essere il mezzo migliore per sfruttare questi capolavori, che il mare ci ha regalato; in che maniera e con quale mezzi possiamo veicolare la loro immagine nel mondo per stimolare la curiosità e l’interesse dei turisti; come integrarli e farli entrare in un “circuito artistico” virtuoso da proporre al visitatore; come valorizzare la loro immagine trovando una giusta collocazione che non sia un “angusto spazio museale” ed, infine, tutto ciò che può produrre utilità per il turismo a Reggio.
Nel dire queste cose non mi aspetto di essere proposto per il Premio Nobel (considerato la banalità della riflessione) ma invitare chi legge a cercare di capire del perché non se ne parla.
Perché non si organizzano studi, si abbozzano progetti, non si fanno convegni dove si discuta di questo e di quanto altro possa servire alla crescita turistica e culturale del territorio ?
Perché ci si accapiglia sui pettegolezzi e sulle voci da corridoio ? Perché la buttiamo sempre in politica ? Perché pur di far un dispetto alla parte politica avversa non tentiamo (solo un tentare) un dialogo costruttivo ?
Ve lo dico io !! Siamo piccini, “nanerottoli insipidi” ed inconcludenti ! Pensiamo sempre e solo al vantaggio personale o politico incuranti del danno che arrechiamo alla comunità !
E questo discorso è valido per ogni cosa che riguardi il “famoso e fumoso” bene comune.
Bisogna voltar pagina (anche se la vedo difficile) se vogliamo riacquistare un pochino di credibilità, dobbiamo essere più concreti e più rapidi nel fare, lenti a promettere ma veloci a mantenere e soprattutto dobbiamo amare la nostra città ed i nostri concittadini.
Questa possibilità della clonazione dei Bronzi, che il Consiglio di Stato ci ha regalato, spero divenga anche una possibilità per “aprire” le menti ottuse di chi detiene il potere al fine di fare quello che sino ad oggi non è stato fatto: utilizzare al meglio quello che potrebbe essere il nostro petrolio in Calabria e cioè i Bronzi di Riace.
Altrimenti continueremo a fare come gli abitanti di Abdera che litigavano per l’ombra dell’asino.
Capito beduini !!
Antonio Nicolò – Capogruppo Pdl del Comune di Reggio Calabria -