martedì 24 marzo 2009

LA FINE DI ALLEANZA NAZIONALE

Muore alla Nuova Fiera di Roma per “crisi ideologica” la Destra Italiana, all’età di sessant’anni.
Così direbbe uno dei tanti, comuni e anonimi necrologi che scivolano sotto il nostro sguardo disattento: lo piangono gli amici e parenti tutti.
Badate bene, non sopporto gli addii, le scene commoventi e strappalacrime, i lamenti da teatro tragico di Sofocle e, tanto meno, l’ipocrisia, il grigiore inquieto e la contraddizione di alcuni uomini.
Sono disposto ad accettare delle scelte tanto necessarie, nelle loro ragioni profonde, quanto rovinose nelle loro conseguenze, ma non il pianto !
Stessa cosa dicasi per i “roboanti proclami” ed i “megagalattici entusiasmi”.
Guardiamo in faccia la realtà e consideriamola per quello che è.
Posso consentire a qualche nostalgico, come me, una “civile e salutare rassegnazione ”: non ne parliamo più ! Stendiamo come si usa dire, in queste circostanze, un velo pietoso.
Spegniamo le luci e lasciamoci dietro gli eventuali “entusiastici proclami” (che non mancano mai in circostanze simili), gli “inutili lamenti” e raccogliamoci in un “ossequioso silenzio”: non possiamo fare altro.
Ma, alla fine dei conti, chi si lamenta e di che cosa ?
Comprendo ed ho rispetto del “militante ignoto”, cosi come ho rispetto del comune cittadino che si è nutrito di valori ed ideali per una vita, ma gli altri no (intendo chi ha fatto e continua a fare politica).
Perdindirindina, non lamentatevi : in compenso nasce il partito degli Italiani !
In fondo così è la vita: una morte ed una nascita ed il ciclo non si arresta.
Non mi chiedete che cosa sia il partito degli Italiani, perché non l’ho capito neanche io: dovete però ammettere che il nome è azzeccato ! Suona bene ed è d’effetto!
Il leader ? Berlusconi ! Non vi sta bene ?
In fondo un partito degli Italiani ci voleva, se ne sentiva la mancanza, considerato, che a rappresentare gli Italiani, di partiti, obiettivamente, non è che ne esistessero più.
Personalmente, una cosa mi rasserena, resteranno nel Pdl i valori comuni e la classe dirigente di destra: vi sembra poco ?
Volete forse insinuare che dei valori non se ne vede neanche l’ombra o, che i dirigenti che andranno a rappresentarci nel Pdl non hanno niente a che vedere con la Destra ?
Sciocchini ! Le innovazioni, i percorsi , le svolte, i progetti, le scelte vincenti e “cianfrusaglie varie” dove le mettete ! Siete proprio “tosti” a voler ancora parlare di Destra!
Se il Fascismo è stato il male assoluto lo scioglimento di “questa” Destra è il male minore.
E poi lo volete capire che “essere di destra” non vuol dire appartenere ad un partito o ad un “cumulo di valori e di ideali”: essere di Destra vuol dire avere un “imprinting genetico”: tradotto vuol dire che o lo si è naturalmente di Destra o no lo si è per nulla. Non esistono le mezze misure cosi come non esistono più le mezze stagioni.
Ecco l’inutilità del parlare, del disperarsi, del contestare, del rinnegare, del trasformarsi, del progredire: queste cose fanno parte della “finzione”.
E la finzione altro non è che creazione: chi è di Destra non ha bisogno di finzione perché vive la realtà (di destra) cosi com’è !
Dunque la domanda da porsi non è che fine farà la Destra ma…. dov’è la Destra ?
Non chiedetelo a me, perché ne ho perso le tracce e non so più dove andare a cercarla (intendo la destra politica), se non dentro di me !
Dunque, che la Destra si chiami MSI, Fiamma, Destra, Alleanza Nazionale, Partito degli Italiani o “compagnia ballando” ha poca importanza; la cosa di cui dovremmo preoccuparci è: siamo in grado di parlare e comportarci da Uomini di Destra ?
Riconosciamo che esiste una Destra che riesca a vivere a qualsiasi cambiamento presente e futuro ?
Tutto il resto è fatica sprecata: “sti pagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive, nuje simmo serie….appartenimmo à morte !”



Antonio Nicolò – Uomo di Destra e Capogruppo di Alleanza Nazionale-

Nessun commento:

Posta un commento