
La gente ha bisogno di vedere soddisfatte le loro esigenze primarie che, in questi ultimi mesi, sono stati messe da parte.
La politica (la parte peggiore di essa) si è alimentata di polemiche sterili, quanto inutili, e da sciatteria e maldicenza degenerata spesso in turpiloquio.
Gli attacchi strumentali, verso una gestione che aveva costruito un percorso virtuoso per Reggio, i personalismi e spesso le calunnie hanno preso il posto alle proposte concrete e costruttive.
Ciò ritengo abbia determinato in città ad una “totalizzante generalizzazione negativa” della classe dirigente, che in questi anni invece ha prodotto tanto per Reggio.
Il cittadino è stato spinto da alcuni (inconsapevolmente ?) verso quel clima di rassegnazione e di demotivazione dal quale si era uscito con la brillante gestione Scopelliti.
E’ chiaro che di tutto ciò nella responsabilità nessuno viene escluso: sia chi ha fatto “terrorismo politico” sia chi non ha saputo (adeguatamente) argomentare e contrapporsi con discorsi costruttivi.
A farla da padrone sono stati i “soliti balordi delatori” con un conseguente livellamento verso il basso.
Ritengo sia giunto il tempo di svegliarsi e reagire a tale situazione.
E’ il tempo di liberarsi dalle catene e dalle camicie di forza e svolgere quel ruolo che l’elettore cittadino ci ha voluto assegnare.
Il centrodestra ha avuto un’ascesa politica senza precedenti in questi anni grazie all’operosità ed alle proposte a favore della cittadinanza.
Voglio ricordare (non mi stancherò di farlo) che il Governatore della Calabria è un reggino che ha già dimostrato tutto il suo interesse verso la città e che oggi (ritengo lo faccia) può dare molto a Reggio.
Ed allora perché non sfruttare questa opportunità storica per tentare di ricostruire questa nostra realtà che “vergognosamente” ci trasciniamo da tempo immemorabile e che tendiamo a riproporla ?
Chi ha a cuore le sorti di Reggio e dei suoi cittadini inizi concretamente a lavorare e dare risposte.
In tal senso deve essere l’orientamento di tutto la maggioranza o , quantomeno, di gran parte di essa (la più sana) che deve spendersi per l’interesse della collettività.
Ritorniamo a spiegare ai cittadini i nostri progetti futuri e le nostre ambizioni ma soprattutto facciamo fatti.
Ritorniamo a coinvolgere la società civile e la parte migliore di essa che ha difficoltà ad interagire con una classe politica scadente e scaduta.
Ritorniamo a lavorare per un progetto comune che deve essere quello che è stato in questi ultimi otto anni: la rinascita e la valorizzazione di un territorio al quale noi apparteniamo.
Escludiamo i “detrattori dell’ultima ora” e chi si “scopre” candido e puro solo oggi, con il solo scopo di degradare e ricondurre a rissa qualsiasi ragionamento per celare interessi nascosti.
La recente scelta di un candidato a Sindaco di Reggio ed alla Presidenza della Provincia deve essere il collante e la forza per procedere, unitamente, ad un raggiungimento di un traguardo che sia la continuità di un processo già da tempo avviato.
Non è più tempo per le parole ma per fatti. Fatti che devono essere concreti e visibili: il cittadino non chiede niente altro.
Ritorniamo tra la gente e con la gente: ascoltiamo i loro bisogni, comprendiamo le loro esigenze e lavoriamo per tentare di realizzarli.
In fondo il cittadino comune, quello serio che lavora e vive in questa città, non chiede altro che non sia il “minimo” della vivibilità.
Non chiede altro che un piccolo e doveroso impegno al fine di vedersi garantiti i “servizi minimi”. Non può essere “violentato” dal chiacchiericcio e dal “rumore” di una classe politica lontana dalla gente.
Pensate che chiede troppo ?